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Kiev esorta gli Stati a non riconoscere il voto in Russia

'Comprese le lezioni nei territori ucraini occupati', che sono già state respinte dai Parlamenti di 23 paesi

Per le elezioni russe si allestiscono seggi anche a Mariupol

Redazione Ansa

    Kiev ha esortato la comunità internazionale a respingere i risultati delle elezioni presidenziali russe che si terranno questo fine settimana, anche nelle zone dell'Ucraina occupate dalle truppe di Mosca. In particolare il ministero degli Esteri ha chiesto a Stati e organizzazioni straniere "di astenersi dal riconoscere i risultati di queste elezioni", definendole una "farsa".

   Il ministero degli Esteri ucraino ha definito illegale e nullo il voto per le elezioni presidenziali russe. Il ministero ha affermato nella sua dichiarazione che la campagna elettorale nei territori occupati dalla Russia ha mostrato che Mosca dimostra "continuo flagrante disprezzo per le norme e i principi del diritto internazionale".

I Parlamenti di 23 Paesi respingono le elezioni nei territori ucraini occupati

    I presidenti delle commissioni per gli Affari esteri di 23 Parlamenti - da quelli baltici agli Stati Uniti, a Israele - hanno firmato una dichiarazione che respinge la legittimità delle elezioni condotte dalla Russia nei territori ucraini occupati. Lo riferisce il Guardian.

Il Cremlino 'non ha letto' l'appello di Navalnaya

     Dopo che Yulia Navalnaya - vedova del rivale numero uno di Putin, Alexey Navalny - ha esortato i leader occidentali a non
riconoscere i risultati delle imminenti presidenziali russe e a "non riconoscere Putin come legittimo presidente della Russia" in un editoriale pubblicato dal Washington Post nel quale ha definito il presidente russo come "un gangster", oggi il Cremlino ha replicato alle sua affermazioni.

   "A volte i giornali rispettati pubblicano materiali di pessima qualità", ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, a chi gli poneva una domanda sull'editoriale, e ha aggiunto "No, non leggiamo questi materiali".

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