L'Ucraina dovrebbe riconoscere la sua sconfitta militare e passare alla "resa completa e incondizionata", dovrebbe essere smilitarizzata e ci dovrebbe essere il divieto di creare in futuro formazioni paramilitari sui suoi territori. Sono le condizioni per la pace avanzata su Telegram dal vicepresidente del consiglio di sicurezza russo Dmitri Medvedev.
"Tutti capiscono perfettamente, compresi gli arroganti bugiardi occidentali - sostiene l'ex presidente - che la pace può essere raggiunta o dalla volontà reciproca delle parti sulla base di un ragionevole compromesso o dalla resa di una delle parti in conflitto".
In un lungo elenco di condizioni, Medvedev chiede anche "il riconoscimento da parte della comunità internazionale della natura nazista del regime politico di Kiev e la denazificazione forzata di tutti gli organi di potere ucraini sotto la supervisione delle Nazioni Unite".
E si spinge oltre chiedendo "l'accertamento da parte delle Nazioni Unite della perdita da parte dell'Ucraina della sua personalità giuridica internazionale".