Una rapida decisione del Congresso americano sulla concessione di aiuti all'Ucraina è di "fondamentale importanza": lo detto presidente Volodymyr Zelensky incontrando il senatore americano Lindsey Graham, in una fase del conflitto in cui Kiev deve fare i conti con una grave carenza di munizioni. "È di fondamentale importanza per noi che il Congresso completi rapidamente tutte le procedure necessarie e prenda una decisione finale" sul pacchetto da 60 miliardi di dollari bloccato da mesi a causa delle differenze di vedute tra democratici e repubblicani, ha affermato Zelensky, come riporta una nota della presidenza ucraina.
"Abbiamo discusso l'uso degli extraprofitti degli asset russi congelati in Europa. Ne parliamo da mesi, alla fine dobbiamo prendere una decisione, arrivare a un testo legale. Il primo passo è una decisione del Consiglio per poi arrivare a un regolamento della commissione e del Servizio di Azione Esterna. Penso che ci sia un forte sostegno a usare i profitti per l'Ucraina, aumentando anche le risorse dell'Epf. Presenterò questa proposta prima del Consiglio Europeo. Non posso dire che c'è l'unanimità ma un forte consenso". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Josep Borrell dopo il consiglio affari esteri.
L'Ucraina ha raccolto informazioni preliminari su oltre 128.000 vittime di crimini di guerra: lo ha detto Veronika Plotnikova, capo del centro di coordinamento per il sostegno alle vittime e ai testimoni della procura generale di Kiev, come riporta il Guardian. I crimini di guerra comprendono attacchi deliberati contro civili, a siti culturali o istituzioni mediche, tortura e deportazioni. "Il Registro delle indagini preliminari ha informazioni su oltre 128.000 vittime di crimini di guerra, il numero cresce ogni giorno. Stiamo creando un sistema di sostegno perché nessun ente governativo può provvedere a così tante vittime".
E' salito a quattro morti, tra cui due donne e un ragazzo di 17 anni, il bilancio di un bombardamento ucraino che ha colpito oggi un edificio residenziale nel villaggio di Nikolskoye, nella regione russa di Belgorod. Lo ha scritto sul suo canale Telegram il governatore, Vyacheslav Gladkov.
Il premier ucraino Denys Shmyhal, in un'intervista a Euractiv, ha sottolineato che la guerra in Ucraina sta passando il "punto di non ritorno" in termini di conseguenze per l'Europa e nessun Paese europeo "rimarrà indenne" se il conflitto non avrà un esito giusto. Per Shmyhal il presidente russo Putin "conta sull'erosione della nostra unità: dobbiamo deluderlo e dobbiamo essere uniti tutto il tempo necessario per vincere questa guerra". Per questo è necessario "salvare l'unità dell'Ue, all'interno dell'Ucraina e all'interno degli Stati membri dell'Ue".
Nel frattempo, ha sottolineato, Kiev "ritiene che potrà avviare i negoziati di adesione (all'Ue, ndr) nella prima metà di quest'anno". ll presidente del Consiglio Europeo, Charles "Michel ha definito il 2030 come possibile obiettivo per un ulteriore allargamento dell'Ue, ma faremo del nostro meglio per l'Ucraina possa affinché questo avvenire prima, subito dopo la nostra vittoria" sulla Russia, ha sottolineato Shmyhal.
Tuttavia, il conflitto sta "attraversando un punto di non ritorno", ha ammonito quando gli è stata chiesta una valutazione della situazione attuale. "Nessun Paese rimarrà indenne" nel caso in cui non ci fosse un giusto esito della guerra, ha aggiungendo.
Il Consiglio Ue ha deciso di aumentare il massimale finanziario del Fondo europeo per la pace (EPF) di 5 miliardi di euro a prezzi correnti e di destinare questa integrazione all'Ucraina, istituendo un apposito Fondo di assistenza all'Ucraina (UAF) all'interno dell'EPF. Lo fa sapere il Consiglio in una nota.
Una possibile zona cuscinetto al confine con l'Ucraina è necessaria per garantire che gli attacchi ucraini non raggiungano il territorio russo. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato da Interfax. "Il presidente Vladimir Putin intende dire che, sullo sfondo degli attacchi di droni e di artiglieria sul nostro territorio, sulle località popolate del nostro territorio, sulle strutture sociali, sugli edifici residenziali, saranno adottate misure per rendere questi territori sicuri", ha detto Peskov, commentando le dichiarazioni di Putin che ieri ha evocato la possibile creazione di una "zona sanitaria" al confine con l'Ucraina, inclusa la regione di Kharkiv. "È possibile rendere queste aree sicure solo creando un certo corridoio, una certa zona cuscinetto, per garantire che siano fuori dalla portata di qualsiasi arma che il nemico potrebbe usare per sferrare attacchi", ha detto Peskov. Ieri Putin ha affermato di "non escludere che, tenendo conto dei tragici eventi che accadono oggi, saremo costretti prima o poi, quando lo riterremo opportuno, a creare una certa 'zona sanitaria' nei territori oggi sotto il regime di Kiev", dopo che gli è stato chiesto se ritenesse necessario che la Russia conquistasse la regione ucraina di Kharkiv, che confina con Belgorod.
Il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak ha affermato che l'idea del presidente russo Vladimir Putin di creare una zona cuscinetto all'interno del territorio ucraino è una chiara indicazione che Mosca prepara un'escalation della guerra. "Questa è... una dichiarazione evidente che la guerra non farà altro che intensificarsi", ha detto Podolyak in una dichiarazione alla Reuters riportata sul suo sito web. "Tutto ciò è una prova diretta che la Federazione Russa non è pronta a vivere nelle moderne relazioni sociali e politiche, tenendo conto dei diritti sovrani assoluti degli altri Paesi", ha affermato. Putin ha evocato la possibilità di istituire una zona cuscinetto durante un discorso dopo aver vinto la rielezione di domenica: secondo il Cremlino, sarebbe l'unico modo per proteggere la Russia dagli attacchi ucraini.
Leggi l'articolo completo su ANSA.it