Il personale delle Nazioni Unite che lavora con i palestinesi in Cisgiordania è stato sottoposto a una campagna sistematica di ostacoli e abusi da parte delle forze armate e delle autorità israeliane dall'inizio del conflitto a Gaza, cinque mesi fa. E' quanto emerge da documenti interni Onu e ottenuti dal Guardian, che registrano centinaia di incidenti, tra cui episodi di percosse sul personale Onu ai posti di blocco - in alcuni casi venivano bendati - all'uso delle strutture delle Nazioni Unite da parte delle truppe israeliane come postazioni di tiro durante i raid nei campi profughi in cui sono stati uccisi palestinesi.
I documenti sono stati compilati dall'agenzia Unrwa, al centro di un'aspra controversia dopo essere stata accusata da Israele di collaborare con Hamas a Gaza. L'agenzia nega le accuse affermando che non è stata presentata alcuna prova concreta a sostegno dell'accusa.
Juliette Touma, portavoce dell'Unrwa, ha affermato che gli incidenti in Cisgiordania - dove l'agenzia gestisce 96 scuole e 43 cliniche sanitarie per 871.000 rifugiati registrati - descritti nei documenti interni fanno "parte di un modello più ampio di molestie a cui stiamo assistendo contro l'Unrwa in Cisgiordania e Gerusalemme".
Un portavoce delle forze di difesa israeliane (Idf) ha replicato affermando di non avere "alcun problema con l'Unrwa" in Cisgiordania. "Non stiamo cercando di molestarli. Non c'è nulla che facciamo intenzionalmente per disturbare il loro importante lavoro. Non siamo in grado di verificare queste affermazioni e non ci sono state presentate prove. Abbiamo buoni rapporti con l'Unrwa e altre organizzazioni in Cisgiordania".
Tra gli episodi, i documenti Onu descrivono in dettaglio come i centri sanitari dell'Unrwa in Cisgiordania siano rimasti a corto di forniture dopo che una spedizione di medicinali è stata trattenuta dalle dogane israeliane per più di due mesi in Giordania. Il carico di 42 pallet, inclusi antibiotici, antistaminici, antidolorifici e cure per il diabete, l'ipertensione e la schizofrenia, è arrivato ad Amman a gennaio ma è stato liberato solo domenica, due ore dopo che il Guardian aveva contattato le autorità
israeliane al riguardo. Un portavoce della dogana israeliana ha negato che ci sia stato qualche ritardo.
I documenti affermano inoltre che "il personale dell'Unrwa in Cisgiordania ha subito abusi verbali, è stato sottoposto a controlli e perquisizioni e obbligato a togliersi gli abiti per dimostrare l'assenza di armi". Inoltre, "sono state registrate violazioni sempre più gravi dei privilegi e delle immunità delle Nazioni Unite, compreso l'ingresso nelle installazioni dell'Unrwa da parte di personale armato" così come "i danni alle installazioni dell'Unrwa subiti nel corso di operazioni".
In uno dei presunti incidenti più gravi descritti nei documenti, due membri del personale dell'Unrwa a bordo di un veicolo contrassegnato dalle Nazioni Unite sono stati fermati dai soldati a un posto di blocco temporaneo nel febbraio 2024 mentre cercavano di lasciare un villaggio palestinese vicino a Betlemme. I soldati, che "con la forza" hanno tolto le chiavi e "costretto il personale a scendere... sotto la minaccia delle armi", hanno poi perquisito il veicolo e hanno deriso i membri Unrwa "facendo riferimento al personale appartenente ad Hamas".
Al personale Onu è stato poi ordinato di inginocchiarsi, sono stati bendati e ammanettati con fascette di plastica e picchiati prima che un ufficiale anziano israeliano intervenisse, sostengono i documenti.
I documenti descrivono anche l'uso delle strutture dell'Unrwa da parte delle truppe israeliane durante operazioni militari in Cisgiordania, inclusa almeno una in cui furono uccisi diversi palestinesi.