Aveva 12 anni da poco compiuti il bambino colpito a morte oggi in una scuola a nord di Helsinki. A premere il grilletto è un altro bambino, anche lui dodicenne. Altri due studenti, coetanei, sono feriti gravi in ospedale. La Finlandia è sotto shock, dopo la sparatoria avvenuta questa mattina in un istituto scolastico a Vantaa, nei sobborghi della capitale.
Il Paese è sgomento per la giovane età delle vittime e per quella del killer, che avrebbe preso l'arma ad un parente stretto. Per questo motivo non sarà trattenuto in custodia ma consegnato ai servizi sociali dopo l'interrogatorio. In attesa che la polizia finlandese sveli qualche particolare di questa sconcertante vicenda, in primis il movente, ma anche quante volte il giovane killer abbia sparato o come si sia mosso all'interno della scuola, la ricostruzione della vicenda è affidata alle testimonianze degli studenti. "Penso di aver sentito uno o due spari, ma non ne sono sicuro", ha raccontato un tredicenne, mentre un altro testimone ha riferito che l'eco degli spari era percepibile nel cortile della scuola: "All'inizio non capivo che si trattasse di un'arma. Poi si è sentito un urlo tremendo mentre i bambini correvano fuori".
La scuola Viertola di Vantaa ha 800 studenti dai 7 ai 15 anni e 90 dipendenti. Come in altre scuole finlandesi, i bambini erano appena tornati in classe dopo il fine settimana di Pasqua, quando poco dopo le 9 del mattino è scattato l'allarme. La polizia è arrivata a scuola solo nove minuti dopo l'allerta mentre la prima unità di pronto soccorso vi è giunta 15 minuti dopo. Quando gli agenti sono arrivati in prossimità dell'edificio il sospettato aveva lasciato il cortile della scuola. E' stato arrestato "in modo pacifico", ha spiegato la polizia, precisando che il bambino "era in possesso di un'arma da fuoco", con regolare permesso, che apparteneva ad un suo familiare.
Secondo le forze dell'ordine il 12enne non sarebbe legato ad alcun gruppo criminale organizzato o ad una banda di strada. A rivelare altri particolari è invece il notiziario di Mtv secondo il quale il killer sarebbe entrato in classe con una maschera sul viso e protezioni acustiche nelle orecchie. Avrebbe sparato prima due volte a un ragazzo di 12 anni, che è morto, e poi a due ragazze della stessa classe. Il killer era in quella scuola solo da un paio di mesi e apparentemente avrebbe scelto le sue vittime in modo casuale. Ma su tali informazioni - scrive l'agenzia di stampa finlandese Stt - non vi è al momento alcuna certezza.
Di sicuro resta il fatto che i protagonisti di questa carneficina non sono ancora adolescenti, ma solo dei bambini. Ed è proprio su questo aspetto che ore dopo la carneficina si sono concentrate le domande dei giornalisti che hanno investito la ministra dell'Interno Mari Rantanen chiedendole se la Finlandia dovesse o meno inasprire la legislazione relativa alla custodia delle armi. "Oggi la domanda da porsi è questa: Come è possibile che un dodicenne possa mettere le mani su una pistola?", ha replicato la titolare degli Interni, glissando sugli interrogativi che al momento rimangono senza risposte. Resta intanto il dolore e soprattutto lo sgomento e lo shock espressi in prima persona anche dal premier Petteri Orpo: "Oggi e nei prossimi giorni abbiamo bisogno di abbracci e di parole di conforto", ha detto. Domani si terranno i funerali.
La Finlandia è già stata teatro di due sparatorie nelle scuole all'inizio degli anni 2000. Nel 2007, un 18 enne aprì il fuoco in una scuola secondaria a 50 chilometri da Helsinki, uccidendo il preside, un'infermiera e sei studenti prima di suicidarsi. Un anno dopo un 22enne, massacrò 11 persone in una scuola professionale a Kauhajoki. Nel 2019 invece uno studente armato di sciabola uccise una ventitreenne e ferì nove persone in una scuola di Kuopio.
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