L'ex presidente della Federcalcio spagnola, Luis Rubiales, è stato arrestato dalla Guardia Civile, che lo ha prelevato all'arrivo all'aeroporto di Barajas, proveniente dalla Repubblica Dominicana. Lo si apprende da fonti della sicurezza citate da Tve. E' stato accolto allo sbarco da agenti dell'Unità centrale operativa della Guardia Civile, che gli hanno comunicato i capi di imputazione nei suoi confronti.
Rubiales è salito con gli agenti a bordo di un furgone diretto al tribunale di Majadahonda (Madrid), dove potrebbe oggi stesso prestare dichiarazioni davanti al giudice istruttore dell'inchiesta sui contratti chiusi dalla Federcalcio negli ultimi 5 anni, durante la sua presidenza, che lo vede indagato per presunta corruzione, amministrazione sleale e riciclaggio di capitali.
Successivamente, fonti delle forze dell'ordine hanno detto che l'ex presidente della Federcalcio spagnola è interrogato in stato di fermo di polizia dagli
agenti dell'Uco, che possono detenerlo per un massimo di 72 ore. L'arresto di Luis Rubiales non sarebbe avvenuto per ordine della giudice istruttore del Tribunale di Majadahonda, che coordina l'inchiesta sulla presunta corruzione nei contratti chiusi dalla Rfef negli ultimi 5 anni, e che citerà l'indagato per l'interrogatorio nei prossimi giorni.
Gli agenti dell'Uco avevano perquisito la casa di Luis Rubales a Cordoba (Andalusia) la scorsa settimana, sequestrando un'ingente documentazione e lunedì hanno perquisito anche la sua residenza nella Repubblica Dominicana, dove hanno posto sotto sequestro i suoi telefoni cellulari e un tablet.
In un'intervista esclusiva alla tv spagnola La Sexta a Santo Domingo, che andrà in onda questa sera, Rubiales ha detto che "Sono qui per dire che è falso che abbia preso tangenti su appartamenti qui a Santo Domingo. E' falso che ho fatto una speculazione edilizia a Capo Verde. E' falso che abbia terreni per costruzioni in Arabia Saudita. Il denaro sui miei conti è frutto del mio lavoro".
Nel Paese centroamericano Rubiales ha trascorso le ultime settimane, prima di anticipare a oggi il rientro a Madrid, per presentarsi davanti alla giudice istruttore dell'inchiesta sui presunti appalti irregolari della Federclalcio spagnola negli ultimi cinque anni.
D'altra parte, è' prevista oggi una riunione della Commissione di gestione della Federcalcio spagnola per la convocazione di elezioni per il rinnovo della presidenza, ricoperta ad interim da Pedro Rocha dopo le dimissioni forzate di Rubiales.
L'inchiesta giudiziaria non mette a rischio la candidatura della Spagna a ospitare i Mondiali di calcio nel 2030, assieme al Portogallo e al Marocco, ma è anzi "una garanzia" per "la loro celebrazione". E' quanto ha affermato oggi il ministro di Presidenza, giustizia e rapporti con il Parlamento, Felix Bolanos, in dichiarazioni ai cronisti dopo la notizia dell'arresto di Luis Rubiales.
"La mera esistenza di questa operazione dimostra che le istituzioni democratiche e il sistema giudiziario funzionano e questa è una garanzia per l'organizzazione e la celebrazione di qualunque evento internazionale come il Mondiale di calcio", ha aggiunto Bolanos. Secondo il ministro di giustizia, "dimostra che le forze di sicurezza dello Stato, la Procura e i giudici stanno facendo il loro lavoro, che è perseguire i reati e i delinquenti".
Nuove rivelazioni sugli appalti truccati
Nuove rivelazioni nell'inchiesta sugli appalti concessi dalla Federcalcio spagnola negli ultimi 5 anni, durante la gestione dell'ex presidente Rubiales.
Un contratto da 1,3 milioni di euro per i lavori di ristrutturazione dell'Hotel della Città del Calcio a Las Rozas (Madrid), sede del ritiro della nazionale, sarebbe stato firmato fra il capo dell'impresa che si aggiudicò le opere, Angel Gonzalez Segura, e un architetto indagato. Il tutto su indicazioni del responsabile delle Risorse Umane della Federcalcio, José Javier Jimenez, secondo quanto emerge dalle intercettazioni telefoniche realizzate dalla Guardia Civile (Uco), come riporta oggi la radio Cadena Ser.
Nella conversazione con l'architetto, Gonzales Segura afferma che "c'è bisogno di altre due imprese". Però, aggiunge: "non abbiamo presentato in gare precedenti perché dovremo presentare tre offerte: la nostra e altre due", in modo che il presunto appalto truccato appaia "mascherato". Secondo gli inquirenti, la conversazione rivela che non era la prima volta che l'impresa contrattata presentava "preventivi fittizi" per aggiudicarsi i lavori.
Intanto, dopo la perquisizione effettuata ieri da agenti spagnoli insieme alla polizia dominicana nella residenza di Rubiales a Santo Domingo, l'ex presidente della Federcalcio indagato per presunta corruzione, riciclaggio e amministrazione sleale, ha deciso di anticipare il suo rientro in Spagna.
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