"Ho ribadito al ministro" israeliano Israel Katz "la posizione italiana di un cessate il fuoco e di sospendere la decisione di attaccare Rafah ma allo stesso tempo gli ho ribadito che l'Italia chiede l'immediata liberazione degli ostaggi israeliani che sono nelle mani di Hamas, cosa che ho ribadito anche ai familiari degli ostaggi che ho incontrato con una particolare attenzione alle donne". Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani dopo aver incontrato l'omologo israeliano Katz. "Noi non siamo assolutamente favorevoli all'attacco a Rafah ma allo stesso tempo siamo per la liberazione immediata degli ostaggi senza condizioni".
"Israele ribadisce che se c'è la consegna e la liberazione degli ostaggi c'è anche il cessate il fuoco. E' la posizione che loro hanno e certo non si più prescindere dalla liberazione degli ostaggi". In ogni caso, "la reazione deve essere sempre proporzionata quindi mi auguro che si possa arrivare al cessate il fuoco ed evitare un attacco a Rafah ma allo stesso tempo mi auguro che ci possa essere la liberazione degli ostaggi. La liberazione dei rapiti contemporanea alla decisione di non attaccare Rafah è una soluzione che può rappresentare un passo importante verso la pace". Così Tajani dopo l'incontro con l'omologo Katz. "Per noi i problemi dei civili sono i più importanti, lavoriamo per la pace ma ora ci preoccupiamo della popolazione civile palestinese e degli ostaggi israeliani nelle mani dei terroristi. Per questo sono in una situazione molto complicata e difficile ma sono soddisfatto perché almeno il progetto italiano di Food For Gaza ha compiuto un importante passo in avanti perché col sostegno del governo israeliano potremo più facilmente far arrivare beni alimentari alla popolazione civile in un momento in cui si soffre la carestia", ha aggiunto Tajani.
"Sono stato felice di incontrare il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani a Roma. Gli ho chiesto di agire e di sostenere lo Stato di Israele per garantire che non venga presa alcuna decisione sul cessate il fuoco senza la condizione del rilascio immediato di tutti gli ostaggi. Insieme alle famiglie dei rapiti che mi accompagnavano, gli ho detto che gli obiettivi principali davanti ai nostri occhi sono il rilascio incondizionato di tutti i 133 rapiti e lo smantellamento dell'organizzazione terroristica Hamas". Lo scrive su X il ministro israeliano Israel Katz, postando una foto dell'incontro con Antonio Tajani.
"Ringrazio il Papa per aver risposto alla richiesta di incontrare le famiglie dei rapiti per rafforzarle e sostenere il ritorno dei sequestrati a casa. Il sostegno del Papa ha un grande peso morale e pratico, e sono convinto contribuirà al ritorno a casa dei sequestrati". Lo ha affermato in una nota il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz, da oggi in visita a Roma, dopo che il Vaticano ha annunciato che Papa Francesco incontrerà domani le famiglie di cinque ostaggi che accompagnano il capo della diplomazia israeliana nel suo viaggio in Italia.
Domani Katz incontrerà il Segretario vaticano per i Rapporti con gli Stati, mons. Paul Richard Gallagher, con cui "discuterà dell'importanza di aumentare la pressione per liberare tutti i 133 rapiti rimasti prigionieri di Hamas", scrive il ministero degli Esteri israeliano. L'incontro in Vaticano "si terrà dopo l'incontro di oggi con il ministro degli Esteri italiano e la comunità ebraica e gli incontri previsti per domani con i ministri della Difesa e dell'Interno. Scopo della visita è aumentare la consapevolezza sulla questione del rilascio dei sequestrati e garantire il continuo sostegno dell'Italia agli obiettivi di guerra di Israele e condizionare l'eventuale cessate il fuoco al rilascio degli ostaggi", ha affermato Katz nella nota.
Alla riunione alla Farnesina fra il ministro degli Esteri Antonio Tajani e l'omologo israeliano Israel Katz hanno preso parte anche la vicedirettrice della Fao Beth Bechdol, il vicedirettore esecutivo del World Food Programme Carl Skau, il capo Dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio e il presidente della Croce rossa italiana Rosario Velastro, anche in rappresentanza della Federazione internazionale della Croce rossa e della Mezzaluna rossa.