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Kishida da Biden, si rafforza l'alleanza anti-Cina nel Pacifico

70 accordi e un sistema di difesa anti-missile comune con l'Australia

Redazione Ansa

   Un pacchetto record di oltre settanta accordi, soprattutto nei settori della difesa e della sicurezza, e un sistema di difesa anti-missile comune per mandare un messaggio alla Cina nell'Indopacifico e ai suoi alleati nel mondo: Russia, Iran e Corea del Nord. E' questo il senso della visita di Stato a Washington del premier giapponese Fumio Kishida che con Joe Biden parteciperà poi a uno storico trilaterale con il presidente delle Filippine Ferdinand Marcos.

 

    "I nostri legami sono indistruttibili e insieme costruiremo un Indo-pacifico più forte che mai", ha affermato il presidente americano ricevendo alla Casa Bianca il primo ministro di Tokyo e la consorte Yukio Kishida per la prima visita di un premier giapponese in nove anni. Biden ha anche ricordato il dono, 100 anni fa, di tremila ciliegi giapponesi diventati non solo simbolo della partnership ma anche della capitale americana. Il commander-in-chief non ha mancato di sottolineare il "passato devastante" tra Stati Uniti e Giappone e la sua visita a Hiroshima lo scorso anno. Fu proprio Kishida, quando era ministro degli Esteri, a organizzare nel 2016 lo storico viaggio dell'allora presidente Barack Obama nella città rasa al suolo dalla bomba atomica americana.

 

    Tra i settanta accordi siglati dai due leader nello Studio Ovale ci sono l'impegno a cambiare la struttura delle forze statunitensi in Giappone per integrarsi meglio con quelle giapponesi, l'istituzione di un "consiglio industriale militare" per valutare dove i due Paesi possano coprodurre armi per migliorare la cooperazione e la creazione di un sistema di difesa antimissile tra Stati Uniti, Australia e Giappone. Si tratta nel complesso di un maxi "aggiornamento", "il più grande dagli anni Sessanta" come ha sottolineato Biden, dell'alleanza militare tra Tokyo e Washington in chiave anti-Pechino, anche se alcuni punti richiederanno del tempo per essere implementati.

    Un'alleanza, ha precisato il commander-in-chief, "puramente difensiva" e finalizzata a "riportare la stabilità nell'area. "Non è una minaccia a nessun Paese", ha assicurato. Ma i rinnovati legami tra Stati Uniti e Giappone non si fermano al settore militare, anzi "si estendono fino alla Luna", ha sottolineato il presidente annunciando che "due astronauti giapponesi si uniranno alle future missioni statunitensi e uno di loro diventerà il primo non americano ad atterrare sulla Luna".

    "Risponderemo insieme alle sfide rappresentate dalla Cina", ha assicurato Kishida che ha anche sottolineato l'importanza di continuare il dialogo con Pechino "a tutti i livelli" e ha rivolto un appello alla "pace e alla stabilità" nello stretto di Taiwan. Nel frattempo il leader cinese Xi Jinping ha incontrato a Pechino l'ex presidente taiwanese Ma Ying-jeou, per la seconda volta dopo il loro primo storico summit di settembre 2015 a Singapore quando entrambi erano in carica e nel mezzo del disgelo tra le due parti dello Stretto di Taiwan. Le "interferenze esterne" non impediranno la riunificazione tra la Cina e l'isola, ha avvertito il presidente cinese nella Grande sala del Popolo, inviando un chiaro messaggio agli Stati Uniti.
    
   

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