Nel tour in Europa di Pedro Sanchez per ampliare il blocco dei Paesi disposti a riconoscere lo Stato palestinese, il premier spagnolo e il primo ministro norvegese, Jonas Gahr Store, hanno reso pubblica una dichiarazione in cui si dicono "pronti a riconoscere la Palestina come Stato ed appoggiare il suo ingresso come membro di pieno diritto delle Nazioni Unite". Lo hanno annunciato Sanchez e Gahr Store in una conferenza stampa trasmessa in diretta dalla televisione pubblica spagnola.
Anche se il governo spagnolo ha annunciato di voler riconoscere lo Stato Palestinese nel primo semestre dell'anno, e Sanchez ha confermato di volerlo fare "quanto prima", la dichiarazione congiunta con la Norvegia si limita però a segnalare che i due Paesi lo faranno "quando comporterà un contributo genuino e positivo al processo verso una pace fra Israele e Palestina".
Nella conferenza stampa, il primo ministro norvegese, Jonas Gahr Store, ha ribadito che la "Norvegia è pronta a riconoscere lo Stato palestinese, la questione è quando", ha indicato. "Per questo è così utile che Sanchez abbia avviato questa iniziativa perché sia un gruppo di Paesi a riconoscerlo. Non escludo che la Norvegia lo faccia in contemporanea con la Spagna", ha aggiunto.
Madrid vuole guidare il riconoscimento di Palestina come Stato e, dopo un tour in Medio Oriente per esplorare la questione in Giordania, Arabia Saudita e Qatar, Sanchez ha intrapreso un giro in Europa, che dopo Oslo lo porterà nel pomeriggio in Irlanda e la prossima settimana in Belgio e Lussemburgo. Lunedì il leader socialista riceverà alla Moncloa il primo ministro portoghese neoeletto, Luis Montenegro.
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