La situazione in Ucraina è 'peggiorata': lo afferma il comandante in capo delle forze armate di Kiev Oleksandr Syrsky, affermando che l'esercito russo ha ottenuto dei "successi tattici: stanno lungo tutta la linea del fronte". Mosca, che stanotte ha compito migliaia di raid nel Paese, prendendo di mira decine si località compresa la regione di Zaporizhia, ha annunciato intano di aver preso il controllo dell'insediamento di Novobakhmutovka, nell'autoproclamata repubblica del Donetsk, in Donbass, aggiungendo che le forze armate ucraine hanno perso fino a 380 militari.
Nelle prime ore di questa mattina alcuni droni kamikaze russi tipo 'Shahed', di fabbricazione iraniana, hanno colpito e danneggiato gravemente un albergo nel centro storico di Mykolaiv, nel sud dell'Ucraina, provocando anche danni a una vicina centralina termica, a numerose auto parcheggiate e un vicino centro sportivo per bambini, ma senza morti né feriti. Ne danno notizia i media ucraini, citando il governatore dell'omonima regione, Vitaly Kim. In particolare, il Kyiv Independent fa notare come i proprietari dell'hotel si fossero solo di recente ripresi da attacchi russi che avevano colpito la struttura nel 2022, poi riparata. "Questo è un attacco ai nostri affari, alla nostra economia. Per fortuna nessuno è rimasto ferito", ha commentato il governatore dell'oblast di Mykolaiev.
"Il terrore russo è possibile solo perché abbiamo meno armi e soluzioni per proteggere la vita di quanto la Russia abbia la capacità di distruggere. Tutti sanno quanto siano efficaci i Petriot, gli Iris, i Nasam, i Gok e altri moderni sistemi di difesa aerea. Ne abbiamo bisogno qui in Ucraina: a Kharkiv, Dnipro, Odesa, Mykolaiv, Kherson, Donbas e altre città sotto attacco russo", ha scritto su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zrelensky. "Ogni leader, ogni Stato, ogni ambasciatore che ci aiuta con la difesa aerea ora non è solo un salvatore, ma anche qualcuno che riduce la tentazione russa di combattere. Meno il Cremlino ottiene con il terrore, più sarà interessato a trovare la pace. Dobbiamo costringere la Russia a farlo insieme", è tornato a ribadire.
"Fra gli ucraini sta crescendo il panico al fronte", specialmente su quello del Donbass, ha invece sottolineato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, intervistato dalla tv russa e citato dall'agenzia Tass. Secondo Peskov, è dunque importante per le forze russe impegnate in Ucraina "sfruttare questa dinamica" e mantenere la pressione sul nemico.
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