"Dobbiamo agire per garantire che la concorrenza sia equa e non distorta. Perché una concorrenza leale è positiva per l'Europa, in quanto stimola l'innovazione e la crescita, oltre a creare buoni posti di lavoro in Europa.
"L'anno scorso ho illustrato il nostro approccio economico alla Cina. L'Ue deve applicare un de-risking alle sue relazioni, ma non disaccoppiarsi dalla Cina.
Siamo stati molto chiari sulle nostre relazioni con la Cina, che sono tra le più complesse, ma anche tra le più importanti", ricorda von der Leyen, che vedrà il presidente cinese e quello francese a Parigi.
"Nell'ultimo anno ho incontrato due volte il Presidente Xi e abbiamo discusso a lungo delle relazioni Ue-Cina, dal commercio al clima, dagli affari globali alle questioni digitali. In merito ai rapporti economici, ho chiarito che gli attuali squilibri nell'accesso al mercato non sono sostenibili e devono essere affrontati. Attualmente la Cina produce, con massicci sussidi, più di quanto vende a causa della debolezza della sua domanda interna. Ciò sta portando a un eccesso di offerta di beni cinesi sovvenzionati, come i veicoli elettrici e l'acciaio, che si traduce in un commercio sleale. L'Europa non può accettare queste pratiche di distorsione del mercato che potrebbero portare alla deindustrializzazione dell'Europa", sottolinea von der Leyen.