Dopo alcune ore di tregua dalla pioggia, scatta un nuovo allerta rossa nel Rio Grande do Sul, lo Stato del Brasile meridionale dove il maltempo finora ha provocato 85 morti e 134 dispersi. Secondo l'Istituto nazionale di meteorologia (Inmet) nelle città dell'entroterra sono in arrivo altri temporali, mentre 28 comuni sono a rischio di inondazioni, in base alle previsioni del Centro nazionale per il monitoraggio e l'allarme dei disastri naturali.
"I sindaci del sud avranno un giorno, un giorno e mezzo per allontanare le persone dalla zona a rischio, perché tutta quest'acqua raggiungerà altre regioni", ha affermato il governatore, Eduardo Leite.
Nel capoluogo, Porto Alegre, il livello del fiume Guaíba rimane sopra i cinque metri e l'aeroporto internazionale Salgado Filho è chiuso a tempo indeterminato. Intanto la Camera dei deputati ha approvato in via d'urgenza il decreto legislativo inviato dal presidente Luiz Inacio Lula da Silva che riconosce lo stato di calamità pubblica per agevolare gli aiuti da destinare alle zone colpite dalle piogge. Il testo in giornata dovrebbe passare anche al Senato per ottenere il suo via libera definitivo.
E' di 967,2 milioni di real (176 milioni di euro) il primissimo e parziale bilancio dei danni causati all'agricoltura dalle alluvioni che hanno colpito lo stato brasiliano di Rio Grande do Sul. Lo riferisce la Confederazione nazionale dei municipi (Cnm) specificando che la conta dei danni riguarda "solo 25 municipi" dei 336 dove è stato decretato lo stato di calamità "che sono già riusciti a fare una stima dei danneggiamenti".
Lo stato dove il 40% dei residenti è discendente di italiani è uno dei principali centri agricoli e industriali del Paese e quarta economia del Brasile. La Serra Gaucha, il "Veneto Brasiliano", è il più importante centro di produzione vinicola del Brasile. La regione è una meta per il turismo naturalistico ed enogastronomico. L'intero settore produttivo è stato devastato dal maltempo.
"Considerando che l'attenzione è ancora rivolta a salvare vite umane, il valore totale delle perdite aumenterà man mano che le acque si ritireranno e gli agricoltori locali saranno in grado di rendersi conto della distruzione causata", sottolinea la Cnm in un comunicato.
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