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Stoltenberg, via il divieto a Kiev contro obiettivi in Russia. Salvini: 'Non se ne parla'

Il numero uno della Nato in un'intervista all'Economist spinge sugli alleati, stop del vicepremier italiano

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Redazione Ansa

Jens Stoltenberg ha invitato gli alleati della Nato che forniscono armi all'Ucraina a porre fine al divieto di usarle per colpire obiettivi militari in Russia. Lo riporta il settimanale The Economist, che ha intervistato il Segretario generale dell'Alleanza.

Il chiaro obiettivo di Stoltenberg, anche se mai nominato, è la politica del presidente statunitense Joe Biden - scrive l'Economist - di controllare ciò che l'Ucraina può e non può attaccare con i sistemi forniti dagli americani.

 

Frena anche il ministro degli esteri italiano Antonio Tajani: "Noi siamo parte integrante della Nato ma ogni decisione deve essere presa in maniera collegiale". Per Tajani "le scelte di Kiev sono scelte di Kiev. Noi non manderemo un militare italiano in Ucraina e gli strumenti militari mandati dall'Italia vengono usati all'interno dell'Ucraina, lavoriamo per la pace. I messaggi che arrivano dalla Russia provocano anche una guerra ibrida che si combatte, ma dobbiamo sempre lavorare per la pace e abbassare i toni".

Fratoianni: 'Da Stoltenberg autentica follia, Meloni si esprima'

"Il segretario generale della Nato usa parola irresponsabili e pericolose. Questo significa, infatti, dare all'Ucraina la possibilità di colpire con le armi Nato in territorio russo. Altro che punto di equilibrio, siamo di fronte ad un altro passo, verso l'escalation militare. Un'autentica follia che mette il mondo in bilico sul baratro della guerra atomica". Lo scrive sui suoi social Nicola Fratoianni dell'Alleanza Verdi Sinistra. "Non so se Stoltenberg - aggiunge - sia consapevole delle sue parole, quel che so è che i Paesi europei sono gli unici a poter fermare questo delirio bellicista che rischia di disintegrare le speranze di pace per i prossimi decenni. Meloni esca dal silenzio e dica qualcosa di sensato".

Scotto: 'Dalla difesa dell'Ucraina all'escalation offensiva Nato, sbagliato'

"La dichiarazione di Stoltenberg cambia tutto. Dalla difesa dell'Ucraina invasa dalla Russia all'escalation offensiva da parte della Nato. A me sembra una posizione sbagliata. Il prossimo passo saranno le truppe e poi chissà cosa. Fermare questa deriva e far tornare la politica". Lo scrive, su X, il deputato dem Arturo Scotto, in merito alle affermazioni del segretario generale della Nato.

Romeo: 'Dalla Nato furore bellicista, rischio di guerra nucleare'

"A Bruxelles parlano di vertice per la pace ma pensano alla guerra. Inebriati come sono dal furore bellicista rinnegano la stessa Costituzione Europea che nei suoi principi fondamentali si prefigge di promuovere la pace di fronte alle controversie internazionali". Così Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega al Senato, commenta ad Affaritaliani.it le parole del segretario generale della Nato Stoltenberg. Per l'Ucraina "la priorità è intensificare il lavoro diplomatico per arrivare ad una tregua. Chi non comprende questo ci sta portando verso una guerra nucleare e sempre più vicini al punto di non ritorno", conclude.

Silvestri (M5s): 'Gravissime le parole di Stoltenberg'

"Le parole di Stoltenberg sulla possibilità di togliere il divieto di attacchi in territorio russo sono gravissime ed evidenziano le responsabilità di chi oggi, continuando a inviare armi, in Ucraina come in Israele, ci sta portando dentro una guerra mondiale. È più di un anno che il Movimento 5 stelle denuncia l'acuirsi e i rischi di questa situazione. Ed è più di un anno che riceviamo insulti di ogni tipo per cercare di arrivare a negoziati di pace invece che a scontri frontali che causerebbero tragedie purtroppo già viste. Chi voterà alle elezioni europee tenga conto di tutto questo. Da una parte c'è chi sta giocando a fare la guerra sulle spalle dei cittadini; dall'altra c'è chi, solo e contro tutti, non si stanca di cercare la pace". Lo afferma Francesco Silvestri, capogruppo M5S alla Camera

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