Più di 600 bambini sono stati uccisi e 1.420 sono rimasti feriti in Ucraina dall'inizio dell'invasione russa: lo ha reso noto la coordinatrice umanitaria delle Nazioni Unite per il Paese, Denise Brown, citando i dati dell'Ufficio per i diritti umani dell'Onu.
Il nuovo bilancio dell'organizzazione, reso noto ieri, è superiore a quello annunciato questa mattina dall'Ufficio della Procura generale ucraina, secondo cui dal febbraio 2022 sono morti nel Paese 550 bambini e altri 1.364 sono rimasti feriti.
"La più recente ondata di attacchi russi nella regione di Kharkiv sottolinea il terribile costo della guerra e gli orrori che i bambini ucraini stanno affrontando - ha proseguito Brown -. Molti sono stati uccisi o feriti e migliaia sono stati costretti a fuggire dalle loro case con nient'altro che i vestiti che indossavano e il profondo stress derivante dall'aver assistito a una situazione davvero terrificante". Dall'inizio della guerra, ha sottolineato, i bambini ucraini hanno trascorso un totale stimato in 3.000-5.000 ore (l'equivalente di quattro-sette mesi) nei rifugi antiaerei e "ciò ha causato loro stress e ha reso le loro vite estremamente difficili".
Secondo le Nazioni Unite le ostilità in Ucraina continuano a infliggere "immensi danni fisici, psicologici ed emotivi ai bambini, sconvolgendo le loro vite e compromettendo il loro futuro". Inoltre, la guerra ha colpito gravemente il sistema dell'istruzione in Ucraina. La persistente distruzione degli edifici scolastici in molte aree del Paese sta costringendo molte scuole ad adottare lezioni online. Nell'anno scolastico in corso, quasi un milione di bambini, un quarto di tutti i bambini ucraini che frequentano la scuola, non hanno potuto frequentare le lezioni in presenza. I frequenti allarmi di raid aerei e le interruzioni di corrente, aggiunge l'Onu, "hanno ulteriormente interrotto la loro istruzione, portando a significative perdite di apprendimento e conseguenze a lungo termine per lo sviluppo dei bambini ucraini".