Un certo numero di caccia F-16 che l'Ucraina riceverà dagli alleati occidentali sarà tenuto in basi aeree all'estero: lo ha detto un alto ufficiale del comando dell'Aeronautica militare, Sergii Holubtsov, in un'intervista a Radio Free Europe/Radio Liberty, come riporta il Kyiv Independent. Diversi Paesi della Nato - Danimarca, Paesi Bassi, Belgio e Norvegia - si sono impegnati a fornire decine di F-16 di fabbricazione statunitense all'Ucraina e il primo lotto dovrebbe essere consegnato dalla Danimarca quest'estate.
Secondo quanto riferito da Holubtsov, alcuni degli aerei rimarranno nei centri di addestramento per piloti ucraini e personale aeronautico fuori dall'Ucraina. "C'è un certo numero di aerei che saranno in basi aeree sicure fuori dall'Ucraina, in modo che non vengano presi di mira qui. E questa sarà la nostra riserva, se necessario, per sostituire gli aerei difettosi durante la manutenzione ordinaria", ha detto Holubtsov. Il numero degli aerei che verranno utilizzati in Ucraina, ha aggiunto, dipenderà dal numero dei piloti addestrati.
Mosca potrebbe colpire anche basi aeree di Paesi Nato da cui dovessero alzarsi in volo i jet F-16 forniti all'Ucraina per compiere incursioni nell'ambito del conflitto. Lo ha detto Andrei Kartapolov, presidente della commissione Difesa della Duma (la Camera bassa del Parlamento russo), ribadendo quanto già affermato nel marzo scorso dal presidente Vladimir Putin. Se gli F-16 prenderanno parte ad azioni di combattimento, "saranno certamente un bersaglio legittimo delle forze russe, compresi gli aeroporti dove saranno basati, con tutte le conseguenze del caso", ha detto Kartapolov, citato dal quotidiano Vedomosti. Due mesi e mezzo fa Putin aveva avvertito per primo che se gli F-16 fossero utilizzati a partire da basi in Paesi terzi, per Mosca anche questi "sarebbero un obiettivo legittimo, non importa dove si trovino".
La Russia ha iniziato a schierare sottomarini per pattugliare il Mar Nero dopo che decine di navi della sua flotta sono state colpite dalle forze di difesa ucraine: lo ha detto il capo delle Centro di comunicazioni strategiche delle Forze di difesa del sud, Dmytro Pletenchuk, come riporta Ukrinform. "Nel Mar Nero, ora stanno svolgendo compiti con i sottomarini. Hanno già adottato una pratica secondo cui questi sottomarini si danno il cambio la mattina", ha affermato Pletenchuk. Dall'inizio del conflitto, la Marina russa ha perso 56 navi da guerra, tra cui le grandi navi da sbarco Moskva, Minsk, Yamal e altre.
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