Il ministero della Difesa russo ha annunciato che è iniziata la seconda fase delle esercitazioni nucleari non strategiche nel Paese. Lo riporta la Tass. "In conformità con la decisione del presidente della Federazione Russa, è iniziata la seconda fase delle esercitazioni delle forze nucleari tattiche", si legge in un comunicato. Mosca aveva annunciato l'avvio della prima fase delle esercitazioni il 21 maggio scorso nel distretto meridionale russo.
Il ministero ha annunciato che anche unità dell'esercito bielorusso partecipano alla seconda fase delle esercitazioni, sottolineando che lo scopo è quello di accertare la preparazione di queste armi per "garantire incondizionatamente la sovranità e l'integrità territoriale dello Stato dell'Unione", vale a dire, appunto, Russia e Bielorussia. Nella prima fase, condotta solo dalle forze di Mosca, era stata testata tra l'altro la preparazione dei missili ipersonici Kinzhal.
Il Cremlino ha definito le esercitazioni delle sue forze nucleari tattiche "molto importanti" a causa della "situazione piuttosto tesa nel continente europeo", di cui accusa gli Usa e i Paesi europei.
"C'è una situazione piuttosto tesa nel continente europeo, provocata ogni giorno da nuove decisioni e azioni ostili delle capitali europee e di Washington nei confronti della Russia", ha dichiarato il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, secondo la Tass, aggiungendo che "pertanto, ovviamente, tali esercitazioni e il mantenimento della prontezza al combattimento sono molto importanti" per Mosca.
Leggi l'articolo completo su ANSA.it