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Scholz: 'In Ucraina nessuna pace dettata da Putin'. Zelensky, 'chiuderemo la guerra alle nostre condizioni'

A Berlino la conferenza per la ricostruzione dell'Ucraina. Von der Leyen: 'Putin deve fallire. A fine mese il negoziato per Kiev nell'Ue'

Redazione Ansa

Non ci sarà "nessuna vittoria militare" e "nessuna pace dettata" da Vladimir Putin nella guerra in Ucraina. Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz in apertura della conferenza per la ricostruzione dell'Ucraina a Berlino, alla presenza di Volodymyr Zelensky.

"Noi chiuderemo questa guerra nell'interesse di tutti i figli, la chiuderemo alle nostre condizioni". Lo ha detto il presidente ucraino Volodomyr Zelensky parlando al Bundestag.

"Il tempo per i compromessi è finito", ha detto Zelensky. "L'Europa deve essere un continente di una pace forte", ha aggiunto.

"Sembrava che il muro di Berlino dovesse restare per sempre. Nessuno poteva immaginare quanto potesse cadere velocemente. E così alcuni potrebbero pensare che Putin sia eterno, e che non ci sia una fine alla guerra. Ma questa è un'illusione che si piò distruggere con la leadership, con le decisioni e con i successi". Lo ha detto Volodymyr Zelensky parlando al Bundestag a Berlino. "Non esistono muri che non cadano", ha aggiunto in un passaggio successivo del discorso.

Zelensky ha affermato che l'Ucraina non deve essere divisa, tracciando parallelismi con il muro di Berlino in un discorso al parlamento tedesco. "Potete capire perché stiamo lottando così duramente contro i tentativi della Russia di dividerci, di dividere l'Ucraina. Perché stiamo facendo assolutamente di tutto per prevenire un muro tra le parti del nostro Paese", ha detto Zelensky al Bundestag. "L'Europa divisa non è mai stata pacifica, e la Germania divisa non è mai stata felice. Perciò voi ci capite", ha continuato.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è a Berlino, dove è in corso la conferenza per la ricostruzione dell'Ucraina, insieme con il cancelliere tedesco Olaf Scholz e la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen. "Noi dobbiamo vincere questa guerra", ha detto il leader di Kiev sottolineando che "bisogna togliere i vantaggi che la Russia ha in aria. La difesa aerea è la risposta a tutto" e "abbiamo bisogno di almeno 7 sistemi Patriot".

"È il terrore suscitato dai missili e dalle bombe che aiuta le truppe russe a progredire sul campo" , ha detto Zelensky. "Finché non priveremo la Russia della possibilità di terrorizzare l'Ucraina, (il presidente russo Vladimir) Putin non avrà alcun reale interesse a cercare una pace giusta".

Zelensky ha aggiunto che gli attacchi russi contro gli impianti energetici dell'Ucraina hanno distrutto metà della sua capacità di produzione di elettricità. "Sono riusciti a distruggere nove gigawatt della nostra capacità energetica, e lo scorso inverno avevamo bisogno di 18 gigawatt. Quindi la metà ora non esiste più". 

"L'Ucraina ha già soddisfatto tutti i prerequisiti per l'apertura dei negoziati di adesione all'Ue. A giugno occorrerà approvare il quadro negoziale e avviare i colloqui. Si tratta di mantenere le promesse dell'Europa e di dimostrare che l'Europa non può essere spezzata", ha quindi sottolineato Zelensky.

"La conferenza Svizzera è già di per sè un successo", ha detto Zelensky. "È importante che noi abbiamo lanciato questa iniziativa perchè la guerra viene condotta contro di noi", ha aggiunto.

"Un commento sulle elezioni in Germania non sarebbe adeguato da parte mia", ha detto Zelensky in conferenza stampa con Olaf Scholz a margine della conferenza sulla Ricostruzione dell'Ucraina. "Per me è importante che la gente non voti semplicemente soluzioni filorusse. Questo è pericoloso non solo per le Ucraina, ma anche per i loro stessi Paesi".

"La strada della ricostruzione inizia con la difesa aerea, perché così non si deve ricostruire quello che viene distrutto", ha ribadito da parte sua anche il ministro della Difesa ucraino Dmitro Kuleba a Berlino. "E non aspettare che la guerra sia finita" per affrontare la ricostruzione, ha aggiunto.

Per esserci un ingresso nelle trattative di pace "Putin dovrebbe essere disposto a ritirare le truppe", ma la conferenza in Svizzera "potrebbe essere una strada per avviare un processo in cui un giorno entri anche Putin, quando il tempo sarà maturo. E questo lo decide soltanto l'Ucraina". Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz a Berlino in conferenza stampa con il leader ucraino Zelensky.

"Vorrei chiedere a tutti di sostenere l'Ucraina nella difesa aerea. Perché la migliore ricostruzione è quella che non deve cominciare mai", ha detto Scholz ricordando che non ci sarà "nessuna vittoria militare" e "nessuna pace dettata" da Vladimir Putin.

Per Ursula von der Leyen "Putin deve fallire e l'Ucraina deve affermarsi. E noi dobbiamo aiutare l'Ucraina a governare da sola il suo futuro. Dobbiamo dare all'Ucraina quello di cui ha bisogno" e al G7 "discuteremo di come l'Ucraina possa approfittare meglio del patrimonio congelato della Russia". La presidente della commissione Ue ha quindi spiegato che "i negoziati dell'Ucraina per l'ingresso in Ue dovrebbero iniziare già alla fine del mese" ed ha rimarcato il fatto che l'Ucraina "ha compiuto tutti i passi che avevamo stabilito e lo ha fatto in guerra". 

"Oggi posso annunciare che consegneremo all'Ucraina 1,9 miliardi di euro addizionali dal nostro Ukraine Facility entro la fine di questo mese. Questo per via delle riforme e la strategia di investimenti che l'Ucraina ha approvato. L'Ucraina ha fatto queste riforme mentre combatteva una guerra, è eccezionale", ha proseguito von der Leyen.

Anche il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha annunciato "un nuovo pacchetto da 140 milioni di euro per interventi sulle infrastrutture, ferrovie, salute, agricoltura e lo sminamento. E' l'ultima decisione del governo, e ci sono anche 45 milioni per la ricostruzione di Odessa, oggi firmeremo un memorandum per la cooperazione in questo ambito". "Per l'Italia - ha aggiunto Tajani - è importante sostenere la ricostruzione della cattedrale" della città "che sentiamo italiana". 

Tajani si è detto "d'accordo con Dmytro Kuleba quando dice che la prima strategia per la ricostruzione dell'Ucraina è proteggere le infrastrutture e gli edifici con la difesa aerea. Per questo voglio informarvi che l'Italia è pronta a inviare un nuovo pacchetto militare con Samp-T per la difesa aerea dell'Ucraina". Per la consegna del Samp-T all'Ucraina è "questione di settimane" ha spiegato Tajani, ricordando la necessità di un passaggio al Copasir per il nuovo pacchetto di aiuti militari italiani a Kiev.

Il nuovo pacchetto finanziario italiano per Kiev da 140 milioni di euro è costituito innanzitutto da iniziative di sviluppo a dono. Tra queste c'è il progetto per la ricostruzione di Odessa da 45 milioni di euro su base triennale. Inoltre, il pacchetto prevede un'iniziativa di assistenza da 15 milioni per rispondere alla distruzione delle infrastrutture energetiche. C'è poi un progetto a dono da 15 milioni di euro su base triennale per il ripristino del settore agroalimentare, attraverso attività di formazione e creazione di opportunità di lavoro e con il coinvolgimento di eccellenze e risorse della filiera agroalimentare italiana. Due milioni di euro saranno invece destinati all'assistenza tecnica per la realizzazione delle iniziative a credito. Queste ultime riguardano innanzitutto un credito da 30 milioni a favore del ministero della Salute ucraino per il rafforzamento del sistema sanitario locale, attraverso interventi di ricostruzione e ristrutturazione delle infrastrutture e fornitura di apparecchiature, mezzi e dispositivi medici. E' previsto inoltre un finanziamento a credito di aiuto da 10 milioni per la meccanizzazione delle ferrovie ucraine. Infine, il pacchetto prevede uno stanziamento di 23 milioni di euro per progetti delle organizzazioni della società civile, 17 milioni per iniziative di assistenza umanitaria e 6 milioni per sminamento umanitario.

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