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India: calca al raduno religioso, il bilancio sale a 121 morti

La peggior tragedia di questo tipo in oltre dieci anni nel paese

Redazione Ansa

      E' salito a 121 morti in India il bilancio delle vittime della calca scatenatasi ieri a un sovraffollato raduno religioso indù, la peggior tragedia di questo tipo avvenuta nel Paese asiatico in oltre dieci anni.

    La calca provocata da una tempesta di sabbia ha scatenato il panico nella folla. I pellegrini si erano riuniti vicino alla città di Hathras, nello Stato settentrionale dell'Uttar Pradesh.

    Un rapporto della polizia afferma che più di 250.000 persone hanno partecipato all'evento: più del triplo degli 80.000 per i quali gli organizzatori avevano il permesso. 
   

La dinamica del disastro

      Una grande folla si era radunata vicino alla città di Hathras per ascoltare il sermone di un noto predicatore, ma al momento di tornare a casa una tempesta di sabbia li ha investiti provocando il panico. Molti fedeli sono caduti gli uni sugli altri e sono rimasti schiacciati o calpestati, altri sono precipitati in un canale di scolo, nel caos. 

    I raduni religiosi in India hanno un triste record di incidenti mortali causati da cattiva gestione delle persone presenti agli eventi e da errori nella sicurezza. Almeno 112 persone rimasero uccise nel 2016 per un'enorme esplosione causata da uno spettacolo pirotecnico vietato in un tempio e che celebrava il capodanno indù. La deflagrazione squarciò edifici di cemento e scatenò un incendio in un complesso di templi nello stato del Kerala, dove si erano radunate migliaia di persone. Altri 115 devoti rimasero uccisi nel 2013 in una ressa su un ponte vicino a un tempio nel Madhya Pradesh. Nella zona si radunarono fino a 400.000 persone e la fuga cominciò dopo che si sparse la voce su un imminente crollo del ponte. Nel 2008 invece, 224 pellegrini furono uccisi e più di 400 feriti in una ressa presso un tempio in cima a una collina nella città settentrionale di Jodhpur. 

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