(ANSA) - BOGOTA, 04 LUG - L'annoso problema della
proliferazione dei narco-ippopotami di Pablo Escobar in Colombia
si avvia verso una soluzione. Dopo aver sondato senza successo
la possibilità di "espatriare" alcuni dei 160 esemplari che
stanno alterando il complesso ecosistema del fiume Magdalena, il
ministero dell'Ambiente del governo di Gustavo Petro ha
pubblicato oggi un'ordinanza dove si delineano diverse misure
che puntano principalmente a controllare e limitare l'espansione
di questi mammiferi giganti.
Il "piano di gestione" si basa su uno studio realizzato
congiuntamente dall'Istituto Humboldt, dall'Istituto di Scienze
Naturali dell'Università Nazionale e dall'Ente Autonomo
Regionale dei fiumi Negro e Nare (Cornare) e commissionato dal
Ministero dell'Ambiente.
Nel documento si informa che nel Paese sono presenti
attualmente 169 esemplari in un'area che si estende dalla
regione di Antioquia - dove si trovava la tenuta di Escobar che
introdusse nel 1981 i primi quattro individui - alla depressione
di Momposina, centinaia di chilometri a nord della sua
ubicazione iniziale.
Le cinque azioni contemplate dal piano sono la caccia di
controllo; il trasferimento a zoo o paesi autoctoni; il
confinamento;
l'allerta precoce; e il monitoraggio. Nello studio su cui si
basa il piano di gestione, gli esperti avvertono che, senza
azioni per controllare la popolazione, entro il 2035 potrebbero
superare i 1.000 individui con un grave impatto su tutto
l'ecosistema. (ANSA).
Al via il controllo dei narco-ippopotami di Escobar in Colombia
Presentato un 'piano di gestione' contro la proliferazione