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Il palco della convention Gop senza Melania e Ivanka

Tra i relatori Carlson, Navarro, Haley, rapper e country star

Redazione Ansa

L'ex first lady Melania ci sarà ma non parlerà alla convention repubblicana di Milwaukee.

Non interverrà neppure Ivanka, che si è defilata dall'ultima corsa del padre.

Sul palco del Fiser Forum, tutto pavesato col tricolore Usa, la famiglia sarà rappresentata dai figli maggiori del tycoon, Donald Trump Jr. ed Eric Trump, dalla fidanzata del primo Kimberly Guilfoyle (ex conduttrice di Fox News) e dalla moglie del secondo Lara Trump, co-presidente del partito repubblicano.

Nella guest list non ci sono George W. Bush, Mike Pence e Mitt Romney, esponenti di una vecchia guardia ormai ai margini di un partito plasmato a immagine e somiglianza del capo. Mentre Nikki Haley, una dei più accaniti rivali del tycoon, inizialmente non era neppure stata invitata ma dopo l'attentato di Butler non solo ci sarà ma parlerà dal palco. Idem il governatore della Florida Ron DeSantis, anche lui un avversario nelle primarie.
 

L'elenco di relatori spazia poi dalla rapper, modella e reality star Amber Rose - ex fidanzata di Kanye West - al controverso anchor (ex Fox News) Tucker Carlson, fino all'investitore e podcaster David Sacks e all'ex consigliere Peter Navarro, appena uscito di galera per oltraggio al Congresso. Nella lista ci sono anche il ceo dell'Ufc (l'organizzazione delle arti marziali miste) Dana White, il leader evangelico Franklin Graham e le star della musica country Lee Greenwood e Chris Janson, nonché i potenziali vice del tycoon nel ticket gop: i senatori Marco Rubio e O.J. Vance e il governatore del Nord Dakota Doug Burgum. Tra gli imprenditori e attivisti figurano Charlie Kirk, Diane Hendricks, Perry Johnson, l'ex candidato presidenziale Vivek Ramaswamy e Steven e Zach Witkoff. Inclusi pure Tom Homan, ex direttore ad interim della polizia di frontiera, e il presidente del sindacato Teamsters (autotrasportatori) Sean O'Brien.

Non mancheranno alcuni cospirazionisti, come la deputata della Georgia Marjorie Taylor Greene o la candidata dell'Arizona Kari Lake. Durante la convention, i delegati di ciascuno Stato si impegneranno a sostenere il loro candidato e approveranno la piattaforma con il programma. Si tratta semplicemente di una formalità per Trump, che ha ottenuto 2.265 delegati alle primarie, oltre il quorum necessario per la nomina. La piattaforma è stata snellita e limata dal tycoon, soprattutto sul tema cruciale dell'aborto, su cui devono decidere i singoli Stati. Spariti i riferimenti al "matrimonio tradizionale come uno "fra un uomo e una donna". Scomparsa anche l'enfasi per ridurre il debito nazionale, sostituita dalla più blanda espressione "ridurre gli sprechi del governo". Il tema della prima giornata è l'economia ('Make America Wealthy Once Again'), il giorno dopo tocca a immigrazione e crimine ('Make America Safe Again'), mercoledì focus sulla sicurezza nazionale ('Make America Strong Again'). Giovedì sarà 'Make America Great Once Again' con il trionfo di Trump, che farà il discorso di accettazione della nomination. 
   

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