Da Pechino la premier Meloni accusa alcuni giornali di aver 'strumentalizzato' il Report dell'Ue sullo Stato di diritto per attaccare il governo e chiede una 'riflessione comune'.
La Fnsi replica che 'le liste di proscrizione sono un rischio per la democrazia'.
Secondo la direzione di Repubblica, la premier 'ha un'idea illiberale del giornalismo', mentre il direttore di Domani Fittipaldi accusa la presidente del Consiglio di 'parole pericolose' e di scegliere 'il vittimismo'.
Dal centrodestra, intanto, accusa ad un autore della Rai, Riccardo Cassini, per un post ironico sulla missione di Meloni in Cina con la figlia. 'Che pena, se la prende con una mamma e una bambina', dice il capogruppo di Fi al Senato Gasparri. 'Pessimo stile animato da pedestre pregiudizio ideologico. Forse uno svecchiamento autoriale sarebbe più che mai utile, anzi indispensabile, visto che cambiano governi, maggioranze e governance della Rai, ma la musica resta sempre la stessa', dice il vicepresidente della Camera Rampelli, deputato di Fratelli d'Italia.
"Abbiamo confermato di aver ricevuto la lettera" della premier italiana Giorgia Meloni sul rapporto sullo Stato di diritto, "la stiamo valutando e in questa fase non abbiamo alcun elemento ulteriore". Lo ha detto nell'incontro quotidiano con la stampa la portavoce della Commissione Ue Anitta Hipper senza rispondere se ci sarà o meno una risposta.
"Sarebbe importante dire anche quando si tratta del rapporto sullo Stato di diritto in quanto tale è che si tratta di una metodologia consolidata, basata sui fatti ed è anche il risultato di un processo inclusivo di consultazione con gli Stati membri e anche con vari stakeholder".