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La missione Onu chiede la fine della repressione in Venezuela

Denunciano che i chavisti marchiano le case degli oppositori. Lula va avanti con il suo tentativo di mediazione

Protesta a favore dei prigionieri politici in Venezuela

Redazione Ansa

     "Il governo del Venezuela deve porre immediatamente fine alla crescente repressione che ha scosso il paese dalle elezioni presidenziali del 28 luglio e indagare a fondo sulla serie di gravi violazioni dei diritti umani che si stanno verificando attualmente". A chiederlo oggi attraverso una nota ufficiale è la 'Missione internazionale indipendente di accertamento dei fatti' sul Venezuela delle Nazioni Unite.

    In linea con i dati forniti da diverse Ong venezuelane la missione Onu registra almeno 23 morti nel contesto delle proteste che hanno avuto luogo dopo la controversa proclamazione della vittoria di Nicolas Maduro alle elezioni presidenziali nonostante la mancata presentazione dei verbali ufficiali degli scrutini. "Le morti segnalate durante le proteste devono essere indagate a fondo e, se l'uso eccessivo della forza letale da parte delle forze di sicurezza e il coinvolgimento di civili armati che agiscono in collusione con loro saranno confermati, i responsabili ne dovranno rispondere", ha affermato il capo della missione, Marta Valiñas.

 

    Gli osservatori Onu denunciano inoltre che la maggior parte dei 1.260 arresti di oppositori che sono stati registrati dopo le elezioni hanno carattere "arbitrario" e sono avvenuti "in violazione del diritto al giusto processo, del diritto alla difesa, con l'imposizione di gravi accuse penali come terrorismo, cospirazione e crimini d'odio, senza prove a sostegno".

    Nel documento si denuncia inoltre la raccolta di "informazioni particolarmente preoccupanti sulla detenzione di oltre 100 bambini e adolescenti, che sono stati accusati degli stessi gravi crimini degli adulti e che non sono stati accompagnati dai loro genitori o tutori durante i procedimenti giudiziari".

    La missione, conclude la nota, " prosegue il suo processo di documentazione, analisi, verifica e indagine sulle violazioni dei diritti umani nella Repubblica bolivariana del Venezuela e chiede che la repressione scatenata dal 28 luglio cessi immediatamente". 
   

'Marchiano le case degli anti-Maduro', la denuncia sui social 

      Il 'chavismo' al potere in Venezuela utilizza le sue forze di sicurezza e gruppi paramilitari per minacciare e intimidire chiunque protesti contro il risultato ufficiale delle elezioni del 28 luglio, che hanno attribuito una contestata vittoria al presidente uscente Nicolas Maduro. Questo fine settimana, sui social sono circolate immagini che mostravano diverse case del quartiere 23 de Enero, uno dei più popolari di Caracas, segnate dal segno X.

 

     "Ci sono troppe case (segnate). Vuol dire che c'è tantissima gente che manifesta contro il governo", ha commentato una persona del posto, sotto anonimato, al quotidiano El Nacional. L'avvocata venezuelana e direttrice dell'Istituto Casla, Tamara Suju, ha riferito che il fenomeno è stato denunciato alla Corte penale internazionale, dove è aperta un'indagine contro Maduro e l'estabilishment venezuelano per crimini contro l'umanità.

    "Denunciamo alla Cpi l'atto vandalico delle case della Parrocchia 23 de Enero, che sono state contrassegnate con una X per identificare oppositori o manifestanti. Ricordiamo che in questa Parrocchia opera il gruppo sovversivo La Piedrita, guidato da Valentín Santana", ha detto l'attivista venezuelana. 

Lula invia il suo ministro degli Esteri a Bogotà per coordinare le mosse

      Il Ministro degli Affari esteri brasiliano, Mauro Vieira, in settimana andrà in Colombia per incontrare il suo omologo, Luis Gilberto Murillo, e discutere, tra le altre questioni, della crisi in Venezuela. Lo scopo della riunione è esplorare la possibilità di instaurare un dialogo con il presidente Nicolás Maduro sui contestati risultati delle recenti elezioni venezuelane, sui quali pesa il forte sospetto di brogli.

      La visita avrà luogo in concomitanza con la partecipazione di Vieira alla cerimonia di insediamento del nuovo presidente della Repubblica Dominicana, Luis Abinader, prevista per mercoledì.

     A due settimane dal voto del 28 luglio, continua l'incertezza in Venezuela, dove le autorità non hanno ancora presentato i risultati dettagliati degli scrutini. I governi di Brasile, Colombia e Messico hanno sollecitato la rapida pubblicazione dei dati e promosso incontri virtuali per cercare di trovare una soluzione politica a Caracas. I presidenti Luiz Inácio Lula da Silva, Gustavo Petro e Andrés Manuel López Obrador potrebbero discuterne telefonicamente oggi stesso. Lula non esclude neppure una conversazione diretta con Maduro, ma non ha ancora fissato una data per la telefonata tra i due. 

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