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Medvedev: 'L'Ucraina sarà distrutta come Sodoma e Gomorra'

Kiev, 'centrale Zaporizhzhia di nuovo su orlo blackout'

Medvedev

Redazione Ansa

"Il Paese (l'Ucraina, ndr) sarà distrutto come Sodoma e Gomorra e i demoni cadranno inevitabilmente. E la punizione non arriverà in un futuro lontano, dopo il passaggio all'altro mondo. Al contrario, la punizione sarà terrena, crudele, dolorosa e si compirà presto...
    E la vera Chiesa ortodossa nelle ex terre ucraine risplenderà nella sua antica grandezza": lo scrive su Telegram il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, commentando l'approvazione da parte del Parlamento ucraino martedì scorso della messa al bando della Chiesa ortodossa ucraina legata al Patriarcato di Mosca. 

 Il presidente russo Vladimir Putin "ha preso una decisione" e "tutti i responsabili" per l'invasione ucraina della regione di Kursk "saranno severamente puniti". Lo ha detto l'ambasciatore russo negli Usa, Anatoli Antonov. Gli invasori "saranno eliminati, non respinti ma eliminati", ha aggiunto Antonov, citato dalla Tass. 

 Le forze russe hanno lanciato la notte scorsa 16 droni kamikaze sull'Ucraina, 14 dei quali sono stati abbattuti dalle difese aeree di Kiev e due non hanno raggiunto i loro obiettivi: lo ha reso noto su Telegram l'Aeronautica militare ucraina aggiungendo che i russi hanno attaccato anche con due missili balistici Iskander-M/KN-23 dalla regione di Voronezh.
I droni distrutti sono stati intercettati nelle regioni di Cherkasy, Kirovohrad, Poltava e Sumy. L'Aeronautica precisa che si sono perse le tracce dei rimanenti due droni russi, di cui non sono state ricevute informazioni sulla loro eventuale distruzione. 

Intanto  "Il degrado della centrale nucleare di Zaporizhzhia si aggrava" e il sito "è di nuovo sull'orlo del blackout": è l'allarme lanciato oggi dall'agenzia ucraina per l'energia atomica Energoatom. I bombardamenti russi hanno danneggiato ieri la linea esterna (la Ferrosplavna OHL-330kV) che forniva energia elettrica alla centrale, si legge in una nota. La centrale è collegata ora alla rete elettrica da una sola linea (la Dniprovska da 750kV). "Se questa viene danneggiata, si verificherà una situazione di emergenza per la perdita di alimentazione esterna delle pompe che raffreddano i noccioli dei reattori e le piscine di combustibile". 

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