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Usa: 'I negoziati per la tregua continueranno nei prossimi giorni'. Il liveblog

Trattativa a più basso livello per colmare le differenze. Sullivan: 'Che lo scontro con Hezbollah non incendi la regiones'

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Redazione Ansa

L'Onu sospende le operazioni umanitarie a Gaza

 L'Onu è costretta a sospendere le operazioni umanitarie a Gaza. Lo ha comunicato un alto funzionario dell'organizzazione.

Le Nazioni Unite, ha spiegato -  sono state costrette a sospendere le operazioni umanitarie a Gaza a causa di un nuovo ordine di evacuazione israeliano su Deir al-Balah, nel centro del territorio palestinese.

Dall'inizio della guerra tra Israele e Hamas in ottobre, ha aggiunto, l'Onu ha dovuto talvolta "ritardare o mettere in pausa" le sue operazioni, "ma mai fino al punto di dire concretamente che non possiamo più fare nulla" come invece avviene ora. Tuttavia, ha assicurato che l'organizzazione internazionale è intenzionata a riprendere l'attività il prima possibile

'Mediatori al lavoro su pausa umanitaria a Gaza per l'antipolio'

   Secondo il media qatariota al Araby al Jadeed, i mediatori che lavorano ai colloqui per arrivare a un accordo di cessate il fuoco a Gaza e alla liberazione degli ostaggi, stanno cercando strade alternative per porre fine alle ostilità, anche se solo temporaneamente, dopo che i negoziati di domenica al Cairo si sono conclusi senza una svolta.

    Parallelamente, i negoziatori stanno lavorando per raggiungere una tregua umanitaria che duri dai quattro ai sette giorni per distribuire vaccini antipolio e altri tipi di aiuti. Israele ha consegnato vaccini per 1,255 milioni di persone attraverso il valico di Kerem Shalom domenica, pochi giorni dopo che un caso di poliomielite è stato identificato a Gaza per la prima volta in 25 anni.

    Al Jadeed riferisce inoltre che è stata presentata una nuova proposta che prevede un accordo parziale sulla prima fase del cessate il fuoco, mentre i negoziati sugli aspetti rimanenti verranno condotti in una fase successiva.

Iran,'Gb chiede tregua a Gaza ma ignora crimini sui palestinesi'

     "La Gran Bretagna chiede il cessate il fuoco a Gaza mentre ignora i crimini selvaggi del regime contro i palestinesi". Lo ha affermato l'ambasciata iraniana a Londra, in riferimento alle dichiarazioni del Segretario di Stato per gli Affari Esteri britannico, David Lammy, che ha ribadito il sostegno della Gran Bretagna per la sicurezza di Israele.

 

 

      Lammy ha anche chiesto moderazione, che venga evitata l'escalation in Medio Oriente e che venga stabilito un cessate il fuoco a Gaza. "Dichiarazioni del genere indicano che Londra sostiene completamente il regime sionista e le sue azioni e che altri Paesi dovrebbero evitare di rispondere ai crimini del regime per evitare l'escalation", ha aggiunto l'ambasciata iraniana a Londra, in una dichiarazione pubblicata
su X. 

Idf: 'Il missile su Tel Aviv è stato lanciato da una scuola di Gaza' 

     "Il missile sparato ieri sera da Hamas contro la cittadina di Rishon Lezion, sobborgo di Tel Aviv, è stato lanciato da una postazione adiacente ad una scuola di Khan Younis, a sud della striscia di Gaza". Lo riferisce il portavoce dell'Idf.

    L'aeronautica militare ha distrutto in modo mirato il lanciatore eliminando ulteriori infrastrutture terroristiche nell'area. Dopo l'attacco sono state rilevate esplosioni secondarie che indicavano la presenza di altri razzi. L'esercito israeliano ha ucciso anche decine di terroristi che sparavano contro le forze dell'Idf", ha dichiarato l'esercito. 

Madrid, 'La priorità per Ue è evitare l'estensione della guerra al Libano' 

      "Il cessate in fuoco a Gaza e impedire che il conflitto in Palestina si estenda al Libano devono essere le due grandi priorità dell'Unione Europea". Lo ha segnalato il ministro spagnolo degli Affari esteri, José Manuel Albares, in un'intervista oggi a radio Cadena Ser.

    "Siamo in un momento di massima tensione" ha rilevato Albares, dopo l'escalation dello scontro fra Israele ed Hezbollah e il durissimi scambio di attacchi reciproci, con il lancio di razzi, droni e missili, che potrebbe scatenare una guerra totale nella regione. 

    Il ministro spagnolo degli Affari esteri ha avvertito che l'estensione del conflitto al Libano potrebbe provocare "una guerra regionale" con "connotazioni molto gravi". Un'escalation che "si può evitare", ha rilevato Albares, che ha insistito sull'importanza di un "cessate il fuoco a Gaza" e perché possano entrare "aiuti umanitari senza nessun ostacolo" nella Striscia.

     "Dobbiamo muoverci e stabilire un quadro nel quale possa prodursi un dialogo fra israeliani e palestinesi", ha detto Albares.

Crosetto, i tentativi di dialogo in Medio Oriente non danno frutti

      Il ministro della Difesa Guido Crosetto ammette che i tentativi di dialogo attuati dalla diplomazia italiana per attenuare le tensioni in Medio Oriente non hanno dato fin qui i frutti sperati.

    "Stiamo da mesi cercando di spiegare ad Israele che la reazione, doverosa e giusta iniziale all'attacco di Hamas, doveva avere delle linee e dei confini non superabili, perché altrimenti avrebbe innescato una escalation nella zona", ha detto all'ANSA il responsabile del dicastero.

    "Stiamo dicendo da mesi che la risoluzione dell'Onu due popoli e due Stati va attuata e va rispettata. Ci siamo resi disponibili ad essere protagonisti anche di una eventuale missione di pace nella zona. Stiamo facendo lavorare la diplomazia, fino adesso però non con molto successo".

   Preoccupa a questo riguardo la presenza del contingente italiano Unifil che si trova in una zona cuscinetto tra Hezbollah e le
truppe israeliane, se dovessero aumentare le ostilità tra i due contendenti. "La cosa preoccupante sarebbe l'aumento dell'intensità (delle tensioni) e quindi l'impossibilità o la mancanza di una delle due parti di controllare ciò che può succedere", continua Crosetto. 

Iran: 'La nostra risposta a Israele sarà definitiva e ben ponderata' 

    L'Iran darà ad Israele una risposta "definitiva" e "ben ponderata" per l'uccisione a Teheran del leader di Hamas, Ismail Haniyeh, e non teme l'escalation: lo ha scritto su X il ministro degli Esteri iraniano, Sayyed Abbas Araghchi, citando la telefonata che ha avuto ieri con il ministro degli Esteri e vicepremier, Antonio Tajani.

     "La reazione dell'Iran all'attacco terroristico israeliano a Teheran sarà definitiva, ponderata e ben calcolata. Non temiamo l'escalation, ma non la cerchiamo, a differenza di Israele", si legge nel messaggio. Ieri Tajani aveva parlato del suo colloquio con Araghchi riferendo di aver chiesto al suo omologo iraniano "di favorire la de-escalation in Libano e nel Mar Rosso per ridurre le tensioni e per agevolare i colloqui del Cairo".

Sullivan, 'Che gli scontri Israele-Hezbollah non portino a una guerra regionale'

     Jake Sullivan, il consigliere alla sicurezza nazionale del presidente americano Joe Biden, si augura che gli  scambi di missili ed artiglieria fra fra Israele e Hezbollah non sfocino in una guerra regionale.

 

   Lo ha detto lo stesso Sullivan, secondo quanto riporta l'agenzia Bloomberg. C'è stata - ha aggiunto una "comunicazione  continua" di Washington con Israele. 

Raid israeliano a ovest di Gaza, almeno cinque morti

     Almeno cinque palestinesi sono morti a Gaza City a seguito di un raid israeliano nella notte tra domenica e lunedì. Lo riferisce l'agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa.

    Nell'attacco diverse persone sono rimaste ferite. Il raid si è concentrato su un edificio vicino al Patient's Friends Hospital ,nella parte occidentale di Gaza City. 

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