Le forze armate israeliane hanno bombardato due diverse località nel nord della città di Gaza. Il bilancio del raid, secondo la Difesa civile palestinese, è di nove morti che sono stati recuperati dalle squadre di soccorso. Lo riporta Al Jazeera, precisando che cinque persone sono state uccise in un attacco all'edificio Al-Taj in Yarmouk Street che ha provocato anche numerosi feriti. Altri quattro sono morti in un attacco su Jaffa Street, nel quartiere Tuffah. Tra le vittime ci sono anche dei bambini. L'esercito ha quindi annunciato di avere tratto in salvo un ostaggio israeliano a Gaza.
Mediatori in pressing per una tregua a Gaza per le vaccinazioni antipolio alla popolazione. Si lavora ad un primo cessate il fuoco di 72 ore.
Dopo alcuni mesi di attesa per ottenere il permesso umanitario, Emergency è entrata a Gaza per offrire assistenza sanitaria di base alla popolazione martoriata dalla guerra.
Il team negoziale israeliano domani andrà a DohaIl team negoziale israeliano con i capi del Mossad e dello Shin Bet e il rappresentante dell'Idf partirà domani per Doha dopo le consultazioni con il premier Benyamin Netanyahu al ritorno dal vertice del Cairo domenica. Lo riferisce Ynet.
In Qatar dovrebbero incontrare i rappresentanti dell'Egitto, degli Stati Uniti e di Doha per proseguire i colloqui preliminari prima di arrivare al piano di accordo per la tregua a Gaza e la liberazione degli ostaggi.
Idf: un ostaggio israeliano tratto in salvo a GazaUn ostaggio israeliano è stato tratto in salvo vivo dalle truppe dell'Idf questa mattina da un tunnel nella Striscia di Gaza meridionale, ha annunciato l'esercito.
L'ostaggio liberato è Qaid Farhan al-Qadi, 52 anni, di una comunità beduina nei pressi della città meridionale di Rahat, rapito dai terroristi di Hamas nella vicina comunità di Mivtahim. L'operazione è stata guidata dal Comando meridionale dell'Idf, dall'agenzia di sicurezza Shin Bet e dalla 162ma divisione dell'esercito. L'uomo sarebbe in buone condizioni di salute.
Il primo ministro Benyamin Netanyahu gli ha parlato al telefono: "L'intera nazione di Israele è emozionata per il suo salvataggio", ha affermato, sottolineando che "continuerà a fare tutto il possibile per riportare a casa tutti gli ostaggi"
'Hamas chiede una giornata di rabbia in Cisgiordania'Dopo l'uccisione di un arabo israeliano in scontri con i coloni durante la notte vicino Betlemme, Hamas chiede una giornata di "rabbia e mobilitazione" in Cisgiordania, esortando i residenti palestinesi ad "affrontare i coloni con tutti i mezzi". Lo riferiscono i media israeliani.
In seguito all'annuncio di uno sciopero generale in alcune zone della Cisgiordania, Hamas esorta i manifestanti ad aumentare la tensione nei "punti di contatto e scontro" con i coloni.
Unicef, a Gaza serve pausa da combattimenti per vaccinare bimbi"I bambini a Gaza stanno affrontando rischi inimmaginabili per le loro vite e la loro salute, compresa la polio ora confermata in un bambino di 10 mesi. L'Unicef e i suoi partner sono pronti a somministrare i vaccini anti polio per proteggere i bambini a Gaza e nella regione. Ma dobbiamo avere una pausa nei combattimenti". Lo scrive il direttore generale dell'Unicef Catherine Russell su X.
'Israele paga la campagna Google su Unrwa legata a Hamas'Secondo il mensile statunitense Wired, il governo israeliano ha pagato una campagna pubblicitaria su Google per pubblicizzare le sue accuse secondo cui l'Unrwa, l'agenzia dell'Onu di aiuti per i rifugiati palestinesi, avrebbe legami con le attività terroristiche di Hamas . Il consolato israeliano a New York non ha risposto alle richieste di commento. Secondo Wired, il governo ha acquistato pubblicità per ricerche come "Unrwa" e "Unrwa Usa" nel tentativo di dirigere l'attenzione dei potenziali donatori dell'agenzia verso informazioni sui suoi legami con il gruppo terroristico Hamas. Israele accusa da anni lo staff dell'Unrwa di antisemitismo e di glorificazione del terrorismo, in particolare all'interno del vasto sistema educativo dell'agenzia dell'Onu. Durante la campagna dell'Idf a Gaza, armi e strutture di Hamas sono state trovate nascoste nei siti dell'Unrwa.
Emergency entra a Gaza, porterà assistenza alla popolazioneDopo alcuni mesi di attesa per ottenere il permesso umanitario, Emergency è entrata a Gaza per offrire assistenza sanitaria di base alla popolazione martoriata dalla guerra. Negli scorsi mesi, in attesa dell'autorizzazione definitiva a entrare nella Striscia, Emergency ha lavorato per definire il progetto e attivare un coordinamento con le agenzie delle Nazioni Unite e altri partner presenti sul territorio. "La possibilità di portare aiuti nella Striscia deve fare i conti con grandi limitazioni nell'accesso delle organizzazioni umanitarie, con le difficili condizioni di sicurezza - spiega Stefano Sozza, capomissione Emergency a Gaza - e con uno spazio umanitario garantito che è andato restringendosi sempre di più da novembre ad oggi. Oggi circa 305 chilometri quadrati, ovvero quasi l'84% della Striscia di Gaza, sono stati posti sotto ordine di evacuazione." A partire dal 12 agosto, l'area umanitaria dichiarata da Israele ad al-Mawasi si è ridotta dai 58,9 chilometri quadrati di inizio 2024 ai circa 46 chilometri quadrati attuali. Secondo l'aggiornamento di OCHA della scorsa settimana, nella prima metà di agosto sono state negate dalle autorità israeliane sessantotto missioni umanitarie, circa un terzo delle missioni programmate a inizio mese. "Ora che siamo riusciti a entrare a Gaza, stiamo cercando un'area dove costruire e aprire una clinica per fornire assistenza di base alla popolazione - prosegue Sozza -. I bisogni sanitari sono enormi e gli ospedali locali che ancora sono operativi non riescono a gestirli tutti: oltre a non avere lo staff e i farmaci necessari, spesso sono sovraffollati perché - in mancanza di altre strutture - i malati si rivolgono agli ospedali anche per necessità che potrebbero essere trattate ambulatorialmente. La situazione nella Striscia è critica e la popolazione è allo stremo: oltre alla mancanza di servizi sanitari, pesano soprattutto la scarsità di acqua, di cibo e di abitazioni." La clinica offrirà primo soccorso, stabilizzazione di emergenze medico-chirurgiche e trasferimento presso strutture ospedaliere, assistenza medico-chirurgica di base per adulti e bambini, attività ambulatoriali di salute riproduttiva e follow up infermieristico post-operatorio. Al contempo Emergency avrà una base logistica in Giordania a supporto del team operativo sul territorio palestinese. "Le condizioni della popolazione sono insostenibili - conclude Sozza -. Serve un cessate il fuoco immediato, anche per permettere l'ingresso di aiuti umanitari. La popolazione di Gaza non può continuare a vivere in queste condizioni disumane."
Iran, 'paesi islamici uniti per togliere sostegno a Israele'L'Iran crede che i Paesi islamici e altre nazioni che aderiscono alle regole internazionali dovrebbero unirsi e convincere i sostenitori di Israele a fermare il supporto per il regime e porre fine ai suoi crimini e al genocidio a Gaza". Lo ha affermato il presidente iraniano, Masoud Pezeshkian, durante un incontro con il premier e ministro degli Esteri del Qatar, lo sceicco Mohammed bin Abdulrahman Al Thani, ieri sera a Teheran. Durante il colloquio, Pezeshkian ha anche sottolineato la necessità di rafforzare i rapporti reciproci e la cooperazione in tutti i campi. Secondo quanto riferisce Irna, da parte sua Al Thani ha affermato che il Qatar continuerà con i suoi sforzi per arrivare ad un cessate il fuoco a Gaza e, a questo riguardo, conta su un ruolo costruttivo da parte dell'Iran, in quanto attore chiave.
Raid israeliano nel nord di Gaza, nove mortiLe forze armate israeliane hanno bombardato due diverse località nel nord della città di Gaza. Il bilancio del raid, secondo la Difesa civile palestinese, è di nove morti che sono stati recuperati dalle squadre di soccorso. Lo riporta Al Jazeera, precisando che cinque persone sono state uccise in un attacco all'edificio Al-Taj in Yarmouk Street che ha provocato anche numerosi feriti. Altri quattro sono morti in un attacco su Jaffa Street, nel quartiere Tuffah. Tra le vittime ci sono anche dei bambini.
Arabia Saudita condanna dichiarazioni ministro IsraeleL'Arabia Saudita condanna le "dichiarazioni estremiste e incendiarie" di un ministro israeliano che ha chiesto "l'istituzione di una sinagoga ebraica nella benedetta moschea di Al-Aqsa". Lo ha scritto in un post su X - come riporta l'emittente Al Jazeera - il Ministero degli Affari Esteri dell'Arabia Saudita chiedendo che vengano accertate le responsabilità per le "continue violazioni delle leggi internazionali" da parte dei funzionari israeliani e sottolineando "la necessità di rispettare lo status storico e legale della benedetta moschea di Al-Aqsa". Nel post non è menzionato Itamar Ben-Gvir, il ministro israeliano di estrema destra che ha rilasciato tali dichiarazioni .
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