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Francia: Hollande contro Macron: 'Commette un grave errore istituzionale'

L'affondo dell'ex presidenti mentre continuano le consultazioni. La replica del centrista Bayrou: 'Stupidaggini'

Francois Hollande

Redazione Ansa

   Si infiamma il dibattito politico in Francia, mentre la strada per la nomina di un premier e la formazione di un governo appare sempre più in salita. Per l'ex presidente della Repubblica, François Hollande, socialista e appena rieletto in Parlamento con il Nuovo Fronte Popolare (NFP), Emmanuel Macron si è reso colpevole di "un grave errore istituzionale" rifiutando di nominare premier Lucie Castets, candidata indicata dal NFP, la coalizione della gauche che ha ottenuto più seggi in Parlamento.

    Critiche che vengono però definite "stupidaggini" dal leader centrista del MoDem, François Bayrou, alleato di Macron.

    "Non spettava al presidente della Repubblica bocciare Lucie Castets - ha detto Hollande in un'intervista a Le Point - questa responsabilità spetta all'Assemblée Nationale una volta ascoltata la dichiarazione di politica generale e la formazione del governo". Hollande contesta inoltre a Macron anche un "errore politico" quando afferma che la candidata della sinistra sarebbe stata immediatamente sfiduciata: "Tutto sarebbe dipeso da quale compromesso sarebbe stata capace di garantire agli altri gruppi".

 

    Per François Bayrou si tratta di "stupidaggini", che "non significano nulla": "Che vuol dire? Spetta al presidente nominare il primo ministro. Un voto di sfiducia sarebbe stato sicuro". Poi, Bayrou - intervistato da BFM TV - è passato ad accusare il Nuovo Fronte Popolare di un "tentativo di deviare" il risultato delle legislative affermando di aver "vinto le elezioni": "Nessuno ha vinto queste elezioni - ha affermato - perché al ballottaggio, la prima cosa che tutti hanno detto è 'non vogliamo il Rassemblement National'".

    "Il Fronte Repubblicano - ha spiegato - è l'unica dominante di questa elezione". I francesi hanno votato, al secondo turno, per salvarsi "e non per scegliere all'interno del Fronte repubblicano".

    Continua oggi il secondo round delle consultazioni all'Eliseo, cominciate ieri. Non partecipa la gauche, dopo che Macron non ha invitato al tavolo dei negoziati le due estreme, il Rassemblement National di Marine Le Pen e La France Insoumise di Jean-Luc Mélenchon. Oggi tocca ai rappresentanti dei Républicains. 
   

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