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Raid russi su Kharkiv: "Almeno 3 morti, anche un bambino". Monito Ue: "Chi ferma gli aiuti vuole la resa dell'Ucraina"

Borrell: 'Dobbiamo reagire alle richieste militari di Kiev. Se si colpiscono obiettivi in Russia siamo in guerra? Ridicolo'

Redazione Ansa

Raid russi su Kharkiv, 'almeno 3 morti, anche un bambino'

Almeno tre persone, tra cui un bambino, sono state uccise oggi negli attacchi aerei russi sulla città di Kharkiv, nel nord-est dell'Ucraina: lo ha annunciato il sindaco. Le bombe "hanno ucciso un bambino nel parco giochi" e hanno ferito altre tre persone, ha spiegato Igor Terekhov su Telegram. Le altre due vittime si trovavano in un edificio in un distretto industriale colpito dai bombardamenti.

Crosetto: 'Kiev non ci contesta nulla sull'uso delle armi'

"Non abbiamo discusso col ministro della Difesa ucraino Umerov di possibili obiettivi in territori russo". Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto a Bruxelles per il Consiglio informale, rispondendo ad una domanda sul tema della rimozione delle restrizioni sulle armi. "Quello che posso dire è che gli ucraini non hanno nulla da contestare all'Italia in proposito: il giudizio che ci interessa è quello delle persone che sono in difficoltà, non di altri", ha aggiunto. "Tutto quello che gli ucraini ci hanno richiesto gli è stato dato", ha detto ancora.

"Noi facciamo l'addestramento degli ucraini sul territorio italiano perché siamo in grado di farlo meglio da noi che in Ucraina, sia dal punto di vista della sicurezza che del risultato. È chiaro che addestrare all'uso del Samp-T è meglio farlo in Italia, dove siamo più sereni". Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto a Bruxelles per il Consiglio informale.

Von der Leyen: 'Chi vuole fermare gli aiuti vuole la sottomissione di Kiev'

"Noi europei possiamo avere storie diverse. Possiamo parlare lingue diverse, ma in nessuna lingua la pace è sinonimo di resa. In nessuna lingua la sovranità è sinonimo di occupazione. Coloro che sostengono l'interruzione del sostegno all'Ucraina non sostengono la pace: sostengono l'acquiescenza e la sottomissione dell'Ucraina". Lo ha detto la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen parlando al Globsec Forum di Bratislava.

'Accusare Kiev è come incolpare Ungheria nel 1956' 
"Oggi alcuni politici all'interno della nostra Unione, e anche in questa parte d'Europa, stanno confondendo le acque della nostra conversazione sull'Ucraina. Danno la colpa della guerra non all'invasore, ma all'invaso; non alla brama di potere di Putin, ma alla sete di libertà dell'Ucraina. Voglio quindi chiedere loro: Incolpereste mai gli Ungheresi per l'invasione sovietica del 1956? Incolpereste mai i cechi per la repressione sovietica del 1968? La risposta è molto chiara: il comportamento del Cremlino allora era illegale e atroce. Ed è illegale e atroce oggi", ha detto von der Leyen

Onu: dal 2022 in Ucraina 11.662 morti e 24.207 feriti civili

Dall'inizio dell'invasione russa in Ucraina il 24 febbraio 2022, "l'ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani ha registrato 11.662 morti civili e 24.207 feriti", ma il bilancio "potrebbe essere più alto" considerando che solo il mese scorso le vittime civili ucraine sono state almeno 219 ed i feriti più di 1.000. Lo ha detto al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite un funzionario del Dipartimento per gli affari politici e il consolidamento della pace, Miroslav Jenča.

"Trenta mesi dopo l'invasione su vasta scala dell'Ucraina da parte della Russia, la sofferenza umana continua a peggiorare tra le allarmanti notizie di attacchi contro civili e infrastrutture civili, compresi gli impianti nucleari", ha affermato. "Tragicamente, questi numeri sono in aumento, poiché missili, proiettili e droni continuano a colpire città e paesi in tutta l'Ucraina ogni giorno", ha aggiunto Jenča. Il grave impatto della crisi umanitaria colpisce soprattutto le donne, che costituiscono il 56% dei 15 milioni di persone bisognose di assistenza in Ucraina, ha sottolineato.

"Nelle aree in prima linea, soprattutto nell'Ucraina orientale e meridionale, interi villaggi e città sono stati parzialmente o completamente devastati", ha affermato l'alto funzonario dell'Onu, aggiungendo che "le operazioni umanitarie in alcune aree non hanno accesso alle persone bisognose". L'obiettivo dell'Onu quest'anno è fornire assistenza salvavita a 8,5 milioni di persone, anche durante l'inverno, ma solo il 41% dei 3,1 miliardi di dollari necessari nell'ambito del Piano di risposta umanitaria è stato finanziato finora.

Borrell: 'Dobbiamo reagire alle richieste militari di Kiev'

"Io credo che sia ridicolo dire che se si permettono di colpire obiettivi militari in Russia allora vuol dire essere in guerra contro Mosca, come dicono alcuni Stati membri: noi non siamo in guerra con la Russia e l'Ucraina ha il diritto di difendersi in linea con il diritto internazionale".

Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Josep Borrell aprendo l'informale difesa a Bruxelles. "Ieri Dmytro Kuleba ci ha dato dati precisi, dobbiamo reagire".

"Oggi parleremo principalmente del nostro sostegno militare all'Ucraina e in particolare di come aumentare le nostre operazioni di addestramento, che sono state di grandissimo successo, il più grande dell'Ue in questo campo, e discuteremo la possibilità di aprire una cellula a Kiev per aumentare il nostro coordinamento con le forze armate ucraine". ha spiegato Borrell sottolineando che non c'è il necessario consenso tra i 27 per inviare gli istruttori europei in Ucraina.

"Da giugno sono stati presi molti impegni, soprattutto in materia di difesa aerea, e di fronte ai massicci attacchi all'Ucraina e alle città ucraine, questi giorni sono stati i peggiori della guerra contro i civili. È chiaro che dovremo reagire. Il Ministro Kuleba ci ha fornito dati precisi e oggi sarà con noi il Ministro della Difesa, Rustem Umerov, e sarà in stretto contatto con i ministri della Difesa. Ieri abbiamo discusso della revoca delle restrizioni all'uso delle armi contro gli obiettivi militari russi. Certamente ho la mia opinione personale al riguardo: devo avere opinioni personali se voglio spingere il consenso tra gli Stati membri", ha aggiunto Borrell. "Ma credo che sia ridicolo dire che permettere il targeting all'interno del territorio russo significhi essere in guerra contro Mosca. Non siamo in guerra contro Mosca, credo sia ridicolo dirlo. Stiamo sostenendo l'Ucraina. L'Ucraina viene attaccata dal territorio russo e, secondo il diritto internazionale, può reagire attaccando i luoghi da cui viene attaccata. Quindi, non c'è nulla di strano in questo. Si può essere d'accordo o meno, ma non è una guerra contro Mosca se alcuni Stati membri lo permettono (ovvero colpire gli obiettivi militari in Russia con le armi fornite, ndr).

Olanda: stiamo consegnando i Patriots promessi a Kiev

"Quello che abbiamo promesso, in termini di difesa aerea, lo abbiamo consegnato e lo stiamo consegnando". Lo ha detto Ruben Brekelmans, Ministro della Difesa dei Paesi Bassi, che partecipa alla coalizione dei Patriots per l'Ucraina.

Estonia: 'Non c'è consenso per istruttori Ue in Ucraina'

"Si tratta di una missione di addestramento europea e al momento non c'è consenso sull'ipotesi di inviare istruttori in Ucraina". Lo ha detto Hanno Pevkur, ministro della Difesa estone, arrivando all'informale di Bruxelles. "Ci sono anche dei rischi collegati a questa idea", ha aggiunto. "Per esempio se parliamo dell'addestramento al livello di brigata, 1000-2000 uomini, e in questo caso il rischio è anche per le persone che addestriamo", ha precisato. "Se invece si tratta di piccoli gruppi di sminatori, allora non c'è problema", ha sottolineato.

Kiev: 'Raid russo su azienda di Sumy, 9 feriti'

Nove persone sono rimaste ferite la notte scorsa in seguito a un attacco aereo delle forze russe contro un'azienda nella città di Sumy, nel nord-est dell'Ucraina: lo ha reso noto la Procura regionale, come riporta Rbc-Ucraina. "Secondo i dati preliminari, nove persone sono rimaste ferite in seguito all'attacco degli occupanti", ha affermato la Procura, aggiungendo che il raid ha provocato un incendio.

Mosca: 'Nella notte abbattuti 18 droni ucraini'

Le difese aeree russe hanno abbattuto la notte scorsa 18 droni ucraini su tre regioni del Paese e sul territorio della Crimea occupata: lo ha reso noto su Telegram il ministero della Difesa russo. Undici droni sono stati abbattuti sulla regione di Bryansk, quattro sulla regione di Kaluga, uno sulla regione di Belgorod e due sulla Crimea.

Media, nel mirino di Kiev anche l'aeroporto di Kaluga

Tra gli obiettivi dei 18 droni ucraini abbattuti la notte scorsa dalle difese aeree di Mosca sul territorio russo c'era anche l'aeroporto di Kaluga, una città nell'omonima regione a circa 200 km a sud-ovest della capitale. Lo riporta Il media online russo Mash. "Quattro droni ucraini sono stati abbattuti sopra Kaluga, due dei quali mentre si avvicinavano all'aeroporto internazionale della città. Non ci sono vittime, c'è distruzione", si legge in un messaggio pubblicato su Telegram. "In precedenza, i droni volavano verso l'ex stabilimento Volkswagen, appena aperto dopo il cambio di proprietà tedesco", prosegue Mash precisando che l'aeroporto dista 5 km dall'impianto e Kaluga dista circa 300 km dal confine ucraino.

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