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Medo, star di TikTok a Gaza ucciso in un raid

Il 19enne documentava la vita degli sfollati nelle tende

Redazione Ansa

La star di TikTok a Gaza, il diciannovenne Mohammad 'Medo' Halimy, famoso per i video sulla vita in tenda degli sfollati, è rimasto ucciso per l'esplosione di un veicolo, forse colpito dai jet israeliani, vicino all'internet point dove incontrava i suoi collaboratori a Khan Younis.

Come spesso faceva nei filmati che documentavano le assurdità della vita quotidiana nella Striscia, lunedì scorso Halimy si è recato all'internet cafè locale, una tenda con wi-fi dove i palestinesi sfollati possono connettersi al mondo esterno, per incontrare il suo amico e collaboratore Talal Murad. Si sono scattati un selfie che Halimy ha intitolato "finalmente riuniti" e hanno iniziato a lavorare. All'improvviso è arrivato un lampo di luce, ha raccontato Murad, 18 anni, un'esplosione di calore bianco e terra spruzzata. Murad ha sentito dolore al collo.

Halimy sanguinava dalla testa. Un'auto sulla strada costiera di fronte a loro è stata avvolta dalle fiamme, probabilmente bersagliata da un attacco aereo israeliano. Ci sono voluti 10 minuti perché arrivasse un'ambulanza. Alcune ore dopo i dottori hanno dichiarato Medo morto, mentre l'esercito israeliano ha fatto sapere di non essere a conoscenza dell'attacco in cui è morto il ragazzo.

"Rappresentava un messaggio", ha detto Murad, ancora in convalescenza per le ferite da schegge e sconvolto per la morte del suo amico, "rappresentava speranza e forza". Gli omaggi per il giovane TikToker - che sui social aveva una platea di oltre 250.000 persone che avevano iniziato a seguirlo da quando aveva preso a pubblicare video che raccontavano la sua vita da sfollato a Rafah e Khan Younis - sono arrivati da amici provenienti da luoghi lontani come Harker Heights, in Texas, dove ha trascorso un anno nel 2021 nell'ambito di un'iniziativa del Dipartimento di Stato americano che invia studenti da tutto il mondo nelle scuole superiori americane.

"Medo era l'anima del ritrovo... umorismo, gentilezza e arguzia, tutte cose che non si possono mai dimenticare", ha detto Heba al-Saidi, coordinatrice degli ex studenti del programma Kennedy-Lugar Youth Exchange and Study sponsorizzato dal governo degli Stati Uniti e amica di Halimy. "Era destinato alla grandezza, ma è stato portato via troppo presto".
   

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