Mondo

Putin: 'A Kursk è fallito il tentativo di distrarci dal Donbass'

'Ci occuperemo dei banditi ucraini nella regione'

Vladimir Putin

Redazione Ansa

    Il presidente Vladimir Putin ha affermato che "è fallito" il tentativo ucraino di fermare l'offensiva russa nel Donbass invadendo la regione russa di Kursk. Mosca "si occuperà dei banditi ucraini" che hanno cercato di destabilizzare la regione di confine, ha aggiunto Putin, citato dalle agenzie russe. 

   Le forze armate russe "faranno tutto perché torni la normalità" nelle regioni di confine con l'Ucraina, in particolare Kursk, Bryansk e Belgorod. ha detto Putin parlando agli studenti di una scuola di Kyzyl, nella Siberia meridionale, in occasione dell'apertura dell'anno scolastico.

    Putin, citato dall'agenzia Ria Novosti, ha ricordato che in queste regioni attualmente molti studenti sono costretti a fare lezione a distanza a causa di bombardamenti e, in quella di Kursk, per l'invasione delle truppe ucraine.

    Nel Donbass, ha affermato Putin, le forze di Mosca stanno conquistando "chilometri quadrati" di territorio, a "un ritmo offensivo che non si registrava da molto tempo".
   

'L'Occidente aizza l'Ucraina e la usa come arma contro la Russia'

     Il presidente russo afferma inoltre che l'Occidente aizza l'Ucraina e la usa come arma contro la Russia, e che Mosca continuerà la sua operazione militare contro Kiev.

   "Le élite occidentali continuano a fornire un sostegno politico, finanziario e militare su larga scala all'attuale regime ucraino, considerandolo un'arma contro la Russia", ha detto Putin in un'intervista al quotidiano mongolo Onoodor, citata dall'agenzia di stampa Tass.

    "Ne siamo ben consapevoli e continueremo a lottare per raggiungere tutti i compiti dell'operazione militare speciale. al fine di garantire la sicurezza della Russia e dei suoi cittadini", ha aggiunto.

   "La ragione principale della tragica situazione odierna in Ucraina è la deliberata politica anti-russa perseguita dall'Occidente collettivo, guidato dagli Stati Uniti", ha sottolineato il presidente russo, secondo il quale "per decenni hanno cercato il controllo
totale sull'Ucraina: hanno finanziato organizzazioni nazionaliste e anti-russe, hanno lavorato con insistenza per convincere Kiev che Mosca è il suo eterno nemico e la principale minaccia alla sua esistenza. L'Ucraina si è virtualmente trasformata in una merce di scambio che l'Occidente ha utilizzato per raggiungere le sue ambizioni geopolitiche". 

'Il Cio agisce su richiesta dell'Occidente'

     Putin ha anche accusato il Comitato olimpico internazionale (Cio) di "agire su richiesta dell'Occidente", annunciando di voler "rimuovere barriere e restrizioni artificiali" e "ampliare la gamma di eventi sportivi nazionali e internazionali".

   "Gli attuali leader del Cio, agendo su richiesta dell'Occidente collettivo, in primo luogo gli Stati Uniti, stanno palesemente disprezzando gli ideali olimpici che dovrebbero difendere", afferma lo zar nell'intervista al quotidiano mongolo Onoodor.

     "Invece di promuovere i diritti degli atleti, l'integrità e l'universalità del movimento olimpico si aggrappano alla loro posizione sociale, al potere e alla prosperità personale", accusa il presidente russo.

     "Perseguiremo una maggiore democrazia nel movimento sportivo, ci impegneremo a rimuovere barriere e restrizioni artificiali e ad ampliare la gamma di eventi sportivi nazionali e internazionali", ha poi aggiunto Putin.

Lavrov: 'Kiev ha rifiutato un'intesa sulla sicurezza delle centrali nucleari' 

      Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov ha accusato oggi l'Ucraina di avere rifiutato un accordo mediato dalla Turchia che prevedeva anche garanzie di sicurezza nel conflitto per le centrali nucleari.

     Secondo Lavrov, citato dall'agenzia russa Interfax, la clausola era contenuta in una bozza d'accordo elaborata la primavera scorsa che puntava a rinnovare l'intesa per la sicurezza delle esportazioni di grano dai porti ucraini del Mar Nero.

     Il ministro degli Esteri, che parlava all'università Mgimo, ha affermato che gli stessi ucraini avevano chiesto di inserire nel documento la clausola relativa alla sicurezza delle centrali atomiche.

    "Ci siamo detti d'accordo, ma subito gli ucraini hanno detto di no, a quanto pare avevano già dei piani per bombardare le centrali nucleari", ha aggiunto il capo della diplomazia russa.

     Due settimane fa il presidente russo Vladimir Putin ha accusato le forze d'invasione ucraine di avere cercato di bombardare la centrale di Kursk. 

Leggi l'articolo completo su ANSA.it