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Stop allo sciopero in Israele, scontro fra Biden e Netanyahu sull'accordo per gli ostaggi

Il presidente Usa: intesa a un passo ma Bibi non fa abbastanza. Il premier si scusa con le famiglie degli ostaggi e promette: 'Hamas pagherà'

Redazione Ansa

   

Netanyahu: 'Scuse alle famiglie degli uccisi, Hamas pagherà'

"Chiedo scusa alle famiglie degli ostaggi per il fatto che non siamo riusciti a riportarli a casa vivi. Hamas pagherà per questo un duro prezzo. Siamo nel pieno di una guerra esistenziale contro l'Iran, la nostra vittoria dipende dalla nostra unione". Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu in conferenza stampa a Gerusalemme per la prima uscita pubblica dopo il ritrovamento dei sei giovani ostaggi uccisi a Gaza. 

"Il conseguimento degli obiettivi della guerra passano per il Corridoio Filadelfia. Venti anni fa mi sono dimesso dal governo Sharon proprio su questo punto: dobbiamo controllare l'asse al confine tra Gaza e l'Egitto, è una questione politica fondamentale", ha proseguito Netanyahu annunciando che non ci sarà nessun ritiro dell'esercito israeliano da quel corridoio. "Il ritiro dal Corridoio Filadelfia non salverà gli ostaggi, anzi il contrario. Anche se sono impegnato ad arrivare ad un accordo, noi non ci ritiriamo. Dobbiamo distruggere Hamas e far sì che non sia più una minaccia per noi", ha spiegato Netanyahu. 

"Il giorno dopo la guerra sarà dopo che Hamas non sarà più a Gaza e dopo che noi governeremo, non so se è la parola giusta, i due corridoi Filadelfia e Netzarim. Poi ci sarà un altro tipo di accordo. Ora siamo vicini alla distruzione di Hamas e stiamo cercando qualcuno che si occupi della distribuzione degli aiuti umanitari". Ha sottolineato, spiegando che "tutti vogliono che mettiamo fine alla guerra, questo è quello che conta per loro. Tutti premono per farci uscire da Gaza. Ma la conquista di Rafah e del Corridoio Filadelfia ha cambiato il corso del conflitto e se ci ritiriamo non potremo tornare". Per Netanyahu, "la tattica di Sinwar è creare divisioni in Israele, usa la pressione psicologica: le foto degli ostaggi servono a questo".

 "Che è successo in questi 5 giorni? Ci hanno ucciso a sangue freddo. Ci hanno ucciso sei ostaggi. Non credo che qualcuno ora ci possa chiedere altre concessioni. Non credo che Biden possa aver detto che non siamo seri", ha quindi ammonito, rispondendo alle domande dei giornalisti.

Londra sospende parzialmente l'invio di armi a Israele

Il governo laburista britannico ha annunciato la sospensione parziale delle esportazioni di armi a Israele. La decisione è stata comunicata dal ministro degli Esteri David Lammy alla Camera dei Comuni.

L'ufficio Netanyahu, 'sconcertanti le parole di Biden'

L'ufficio di Netanyahu respinge le affermazioni di Biden secondo cui il premier israeliano non sta facendo abbastanza per un accordo sugli ostaggi: "È sconcertante che Biden stia facendo pressioni su Netanyahu, che ha accettato la proposta Usa già il 31 maggio e la proposta ponte il 16 agosto, e non sul leader di Hamas Sinwar che continua a rifiutare con veemenza qualsiasi intesa", afferma un alto funzionario riferito dai media israeliani. La dichiarazione di Biden "è particolarmente pericolosa tanto più che giunge solo pochi giorni dopo che Hamas ha giustiziato sei ostaggi israeliani, tra cui un cittadino americano", aggiunge.

Herzog al funerale di Hersh: 'chiedo perdono a nome di Israele'

"Hersh, chiedo perdono a nome dello Stato di Israele per non essere riusciti a riportarti in patria sano e salvo e non aver saputo proteggerti": lo ha detto il presidente israeliano Isaac Herzog al funerale di Hersh Goldberg-Polin, giustiziato da Hamas insieme ad altri cinque ostaggi.

Herzog ha pronunciato l'elogio funebre. "Rachel, Jon, Libi e Orli, vi chiedo perdono. Ora abbiamo un compito urgente e immediato. Chi prende le decisioni deve fare tutto il possibile, con determinazione e coraggio: salvare coloro che possono ancora essere salvati e riportare a casa tutti i nostri figli e figlie, i nostri fratelli e sorelle", ha detto il presidente rivolto ai genitori e alle sorelle di Hersh.

Biden: accordo su Gaza vicino ma Bibi non fa abbastanza

Joe Biden ha detto ai reporter che un accordo finale per il rilascio degli ostaggi detenuti da Hamas a Gaza è molto vicino, ma che non ritiene che il premier israeliano Benjamin Netanyahu stia facendo abbastanza per garantire tale accordo.

"Non molliamo, continueremo a premere", ha aggiunto Biden rispondendo ai reporter che gli chiedevano quale sia il suo messaggio alle famiglie degli ostaggi di Hamas.

Sciopero finito ma famiglie di ostaggi chiedono di manifestare

Il capo dell'Histadrut, il più grande sindacato israeliano, Arnon Bar David, ha dichiarato di rispettare la decisione del tribunale del lavoro che ha ordinato di porre fine allo sciopero alle 14,30. Ma il Forum delle famiglie degli ostaggi ha incoraggiato la popolazione a continuare le manifestazioni nonostante la decisione.

"Si tratta di salvare gli ostaggi che sono stati abbandonati dal primo ministro Benyamin Netanyahu con la decisione del gabinetto di giovedì scorso," afferma il Forum, riferendosi al voto dei ministri che hanno deliberato di non ritirare le truppe dal corridoio Filadelfia. Bar David ha però sottolineato che lo sciopero è stata una misura di grande significato ed ha il suo pieno sostegno: "Nonostante i tentativi di dipingere la solidarietà come politica, centinaia di migliaia di cittadini hanno votato con i loro piedi, marciando alle dimostrazione," ha affermato. 

Hamas pubblica un video con i sei ostaggi uccisi

Hamas ha pubblicato il filmato dei sei ostaggi assassinati, i cui corpi sono stati recuperati dall'Idf a Rafah, nel sud di Gaza. Non è chiaro quando sia stato girato il video, ma Hamas afferma che si tratta di un promo per un video più lungo che verrà pubblicato a breve in cui saranno mostrati Hersh Goldberg-Polin, Eden Yerushalmi, Ori Danino, Alex Lobanov, Carmel Gat e Almog Sarusi. La maggior parte dei media israeliani non sta pubblicando la clip.

'Biden valuta proposta definitiva su Gaza in settimana'

Il consigliere per la sicurezza nazionale Usa Jake Sullivan ha detto domenica alle famiglie degli ostaggi americani a Gaza che Joe Biden sta valutando la possibilità di presentare a Israele e Hamas una proposta definitiva per un accordo sul rilascio degli ostaggi e sul cessate il fuoco a Gaza entro la fine della settimana: lo riferisce Axios citando due fonti a conoscenza diretta dell'incontro. Sullivan e l'inviato Usa per il Medio Oriente Brett McGurk, hanno inoltre detto ai familiari che non sanno se l'accordo verrà concluso ma che c'è una chance e che sperano possa concretizzarsi entro due settimane.

I due consiglieri di Biden hanno spiegato alle famiglie degli ostaggi americani che tra qualche giorno gli Stati Uniti potrebbero presentare una versione aggiornata della loro proposta di compromesso sia a Israele che a Hamas e dare alle parti un'altra settimana per rispondere sì o no. Sullivan e McGurk hanno aggiunto che il testo di collegamento aggiornato includerebbe una proposta Usa sul corridoio di Filadelfia che sperano Egitto e Hamas possano accettare. 

Ben Gvir: 'Usiamo il nostro potere contro questo accordo sconsiderato' 

       Rivolgendosi ai membri del Gvura Forum (Forum dell'eroismo) di destra, che riunisce le famiglie in lutto che contro protestano a Gerusalemme rifiutando lo sciopero generale, il ministro della sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir ha dichiarato di star usando "il potere nel governo per impedire un accordo sconsiderato", riferendosi al piano per la liberazione degli ostaggi.

    E ha aggiunto: "Con Hamas bisogna parlare solo guardandosi da dentro un mirino". Questa mattina i membri del Forum nazionalista hanno bloccato temporaneamente l'ingresso dell'ufficio del primo ministro per rappresentare la loro posizione contraria a concessioni a Hamas. 

Il Tribunale del lavoro ordina la fine dello sciopero generale

    Il presidente del Tribunale del lavoro israeliano ha ordinato la fine dello sciopero generale alle 14,30 ora locale (le 13.30 in Italia), "dopo avere ascoltato le posizioni delle parti". Lo riferisce Ynet.

     L'ingiunzione arriva dopo le forti pressioni del governo sul sindacato per non bloccare le attività del Paese, come invece sta avvenendo. Ieri un ministro del Likud, lo stesso partito del premier, ha riferito di forti timori di Benyamin Netanyahu rispetto alle enormi proteste contro il governo.

    Ieri l'Histadrut, il grande sindacato che rappresenta centinaia di migliaia di lavoratori, ha detto che lo sciopero potrebbe continuare anche domani.

Migliaia di manifestanti bloccano le strade a Tel Aviv

       Migliaia di manifestanti stanno bloccando diverse strade a Tel Aviv, dove è in corso lo sciopero genrale indetto dopo il ritrovamento a Gaza di sei giovani ostaggi giustiziati in un tunnel.

      Dimostranti si sono riuniti in Begin Street e chiedono al governo di fare l'accordo per il rilascio dei rapiti che sono ancora in vita prigionieri di Hamas. Al ritmo dei tamburi, giurano che non abbandoneranno gli ostaggi ancora a Gaza, chiedono "i valori prima di tutto" e accusano il governo di Israele di agire contro la nazione.

     Intanto, un'altra manifestazione ha bloccato il traffico sull'autostrada Ayalon. 

 

Sindacato: 'lo sciopero generale in Israele finisce alla 18'

     Il capo dell'Histadrut, la più grande organizzazione sindacale israeliana, ha dichiarato che lo sciopero generale terminerà alle 18.00, ora locale, cioé le 17.00 in Italia.

Hamas rivendica due attentati sventati venerdì scorso

      L'ala militare di Hamas, le brigate al Qassem, si è assunta la responsabilità dei due attentati sventati venerdì a Gush Etzion, in Cisgiordania, durante i quali due terroristi progettavano di esplodere con veicoli esplosivi nell'insediamento di Carmi Tzur.

     Le due auto sono state neutralizzate dalle forze di sicurezza israeliane. Ieri anche l'ala militare di Fatah aveva rivendicato il doppio attacco. 

Sventato un attentato con autobomba in Cisgiordania

 Un'autobomba è stata neutralizzata questa mattina all'ingresso dell'insediamento di coloni di Ateret, a Benyamin, in Cisgiordania. Lo ha dichiarato il consiglio regionale della cittadina. Il veicolo è stato trovato collegato a due bombole di gas ed a un meccanismo di attivazione. Le forze di sicurezza israeliane hanno disattivato l'esplosivo intorno alle 4,30 del mattino. Secondo il presidente del consiglio regionale è stato sventato un attacco terroristico potenzialmente mortale.

Unrwa, 'vaccino antipolio somministrato a 87mila bambini a Gaza' 

      L'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) ha affermato che 87.000 bambini a Gaza hanno ricevuto la prima dose di vaccino antipolio.

      "Sono in corso sforzi per fornire ai bambini questo vaccino chiave, ma ciò di cui hanno più bisogno è un cessate il fuoco adesso", si legge su X mentre la campagna di vaccinazione continua per il secondo giorno. Le vaccinazioni dovrebbero essere accompagnate da tre giorni di pausa nei combattimenti in diverse zone del territorio.

     Tuttavia, ieri ci sono state numerose segnalazioni di attacchi aerei israeliani con vittime palestinesi a Gaza. L'Organizzazione Mondiale della Sanità ritiene che il 90% dei bambini sotto i 10 anni a Gaza debba essere vaccinato affinché la campagna sia efficace.

Dissensi nel gabinetto israeliano sulla possibilità di un accordo

      In una conversazione avvenuta tra il ministro della Difesa Yoav Gallant e il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich durante una visita congiunta nel sud, il primo ha fatto pressioni affinché cambi la sua posizione sull'accordo per il rilascio degli ostaggi: "Sarai in grado di vivere con te stesso quando saprai che avresti potuto salvare 30 vite ma non l'hai fatto? Impedirlo per tenere le truppe nell'asse Filadelfia che può essere facilmente riconquistato?".

     Lo ha rivelato Channel 12, che ha riferito la risposta di Smotrich a Gallant: "L'accordo che proponete abbandona gli altri rapiti e soprattutto dà la vittoria a Sinwar, è un accordo di resa".

     I due ministri - ha detto Channel 12 - si sono rifiutati di commentare la conversazione e hanno espresso sconcerto per il fatto che una conversazione avvenuta tra loro in privato sia trapelata, ma non hanno negato il contenuto delle loro affermazioni.

    Gallant sta cercando di creare una maggioranza per l'accordo ed evitare fallimenti politici, ma Smotrich persiste nella sua posizione e voterà contro il ritiro dell'Idf dal Corridoio Filadelfia se la questione dovesse essere messa ai voti. Secondo indiscrezioni riferite dai telegiornali, Smotrich intensificherà i suoi sforzi ed eserciterà tutto il suo peso politico sul primo ministro affinché non accetti un accordo diverso da quello sostenuto finora da Benyamin Netanyahu.

'Raid durante la notte nel sud del Libano'

     Secondo il media al Manar, legato a Hezbollah, durante la notte, aerei da combattimento dell'aeronautica militare israeliana hanno attaccato edifici militari delle milizie sciite nel sud del Libano.

    Un altro raid avrebbe colpito un veicolo appartenente ad una società che fornisce servizi all'Unifil - riferisce al Manar - provocando
due morti. 

Teheran: 'Sosteniamo qualsiasi accordo che sia accettato da Hamas'

     "L'Iran sostiene qualunque accordo, che sia accettato dai palestinesi e da Hamas per stabilire un cessate il fuoco a Gaza e aprire la strada per l'invio di aiuti".

    Lo ha affermato il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, durante una telefonata con l'omologo bulgaro, Ivan Kondov, dove entrambi hanno dichiarato che i loro governi sono interessati a sviluppare reciprocamente le relazioni, riferisce L'agenzia ufficiale di Teheran, Irna.

Katz: 'Gli ostaggi sono stati giustiziati per incutere paura a Israele'

   'Hamas ha brutalmente giustiziato sei ostaggi per incutere paura e tentare di spaccare la società israeliana. Israele risponderà con tutta la forza a questo crimine atroce. Hamas è responsabile e pagherà il prezzo per intero'. Lo ha scritto su X il ministro degli Esteri Israel
Katz. 

Voli fermi al Ben Gurion di Tel Aviv

     Il blocco dei voli all'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, iniziato questa mattina per lo sciopero generale potrebbe essere prorogato oltre le 10 del mattino, nonostante le forti pressioni del governo affinché riprendano le operazioni,.

    Lo hanno dichiarato alcuni funzionari dell'aeroporto al notiziario di Channel 12. Al momento i voli non partono e i bagagli registrati non vengono caricati sugli aerei.

   Un funzionario della Federazione del lavoro dell'Histadrut ha dichiarato al Canale 12 che l'organizzazione sta valutando di estendere lo sciopero generale a domani.

Al via lo sciopero generale in Israele, i dimostranti bloccano le strade

     Decine di manifestanti hanno bloccato Ibn Gvirol Street a Tel Aviv, in concomitanza con lo sciopero generale nel Paese, chiedendo al governo di raggiungere un accordo per il rilascio degli ostaggi detenuti da Hamas a Gaza, tra la diffusa rabbia dell'opinione pubblica per la gestione della guerra da parte del governo.

   I manifestanti si sono riuniti anche all'incrocio di Shilat, vicino a Modi'in, e hanno bloccato una strada nella città settentrionale di Rosh Pina, riferisce il Times of Israel. 

   L'Histadrut - uno dei sindacati più potenti del Paese - ha annunciato lo sciopero di un giorno, iniziato questa mattina alle 6, ora locale. Gli uffici governativi e comunali resteranno chiusi, così come le scuole e molte aziende private.

    Anche l'aeroporto internazionale di Israele, il Ben Gurion, rimarrà chiuso per un periodo imprecisato.

Usa, Egitto e Qatar presenteranno una ipotesi 'da prendere o lasciare'

   Gli Usa stanno continuando a discutere con Egitto e Qatar dei contorni di un accordo finale su Gaza da "prendere o lasciare", che presenteranno alle parti nelle prossime settimane: un eventuale rifiuto potrebbe segnare la fine dei negoziati guidati dagli americani, secondo un alto dirigente dell'amministrazione Biden, citato dal Washington Post.

    "Non si può continuare a negoziare. Questo processo deve essere interrotto a un certo punto", ha affermato la fonte, secondo la quale  il ritrovamento dei corpi di sei ostaggi uccisi non fa deragliare l'accordo ma casomai "dovrebbe aggiungere ulteriore urgenza in questa fase di chiusura, in cui eravamo già". 

  D'altra parte, il presidente e la vicepresidente americani Joe Biden e Kamala Harris terranno oggi un incontro nella Situation room con i principali negoziatori della loro amministrazione per "discutere gli sforzi atti ad arrivare a un accordo che garantisca il rilascio degli ostaggi" ancora nelle mani di Hamas, afferma la Casa Bianca in un comunicato.

Almeno 30 arresti in una nuova protesta per gli ostaggi

 E' di almeno 30 arresti a Tel Aviv, cinque a Gerusalemme e diversi feriti l'ultimo bilancio della grande manifestazione di ieri in Israele, indetta dalle famiglie delle persone rapite da Hamas. Lo riportano i media locali.

   L'autostrada Ayalon di Tel Aviv è stata sgomberata dai dimostranti dopo essere stata bloccata per circa tre ore. Alcuni manifestanti hanno lanciato oggetti in strada, acceso falò e sparato fuochi d'artificio in aria.

     La polizia in risposta avrebbe lanciato almeno quattro granate stordenti, ferendo leggermente alcune persone, tra cui la parlamentare democratica Naama Lazimi. 

 

Hamas: 'Gli ostaggi morti perché Netanyahu non ha accettato la tregua'

     Hamas afferma che i sei ostaggi israeliani ritrovati morti nel sud della Striscia di Gaza sarebbero ancora vivi se Israele avesse accettato un accordo di cessate il fuoco.

   In un'intervista all'emittente araba Al Jazeera, il vicepresidente dell'Ufficio politico del movimento islamista Khalil al-Hayya ha sostenuto che Hamas da parte sua ha mostrato flessibilità nei negoziati - anche riducendo il numero di prigionieri palestinesi di cui chiedeva il rilascio e accettando la proposta presentata dal presidente americano Joe Biden e sostenuta dal Consiglio di sicurezza dell'Onu -, ma il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha risposto a questa diponibilità con evasione e nuove condizioni, tra cui l'insistenza sul mantenimento dei soldati nei corridoi di Netzarim e Filadelfia.

   Al-Hayya ha sottolineato quindi che non ci sarà alcun accordo senza che le forze israeliane si ritirino da queste zone. 

Almeno 11 morti in raid israeliano su una scuola a Gaza

Almeno 11 persone sono rimaste uccise in un attacco aereo israeliano contro una scuola che ospitava sfollati palestinesi. Lo riferiscono i funzionari sanitari, scrive il Guardian. "Undici persone sono rimaste uccise quando un raid israeliano ha colpito la scuola Safad, a Gaza City, che ospitava sfollati", ha dichiarato il portavoce dell'agenzia di difesa civile Mahmud Bassal, aggiungendo che diverse persone sono rimaste ferite. Secondo un funzionario medico di Gaza, l'attacco ha preso di mira "una stanza usata dalla polizia". Da parte sua, l'esercito israeliano afferma di aver preso di mira "terroristi di Hamas che operavano da un centro di controllo in un'area che era la scuola di Safad".

Video Gaza, raid israeliano su una scuola: almeno 11 i morti

 

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