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Hrw: 'In Venezuela la repressione più dura dell'ultimo decennio'

'Più morti e arresti che nelle proteste del 2014 e 2017'

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Redazione Ansa

      La repressione della protesta politica in Venezuela dopo le controverse presidenziali del 28 luglio è la più sanguinosa degli ultimi anni: lo sostiene in un suo nuovo rapporto Human Rights Watch. L'ong per i diritti umani afferma di aver documentato undici omicidi avvenuti nel contesto delle proteste di massa seguite alla contestata proclamazione del presidente uscente, Nicolás Maduro, come vincitore delle elezioni.

    Secondo i dati del governo venezuelano, sono state arrestate almeno 2.400 persone, tra cui diversi minori, e le organizzazioni non governative hanno denunciato la morte di 24 persone.

    "In media, (quest'anno) è molto più intenso in termini di numero di persone morte nel contesto delle violenze e delle proteste post-elettorali", ha detto la direttrice di Hrw per le Americhe, Juanita Goebertus, secondo cui, anche dal punto di vista delle detenzioni, si assiste a "un numero ben superiore" ai dati visti nelle manifestazioni del 2014 e del 2017, anch'esse violentemente represse.

    Per confermare gli undici omicidi, Hrw ha esaminato i certificati di morte, verificato 39 video e due fotografie e intervistato più di 20 persone. 

Machado: 'In Venezuela si vive il terrorismo di Stato' 

    La leader dell'opposizione venezuelana María Corina Machado, ha definito le azioni del governo del presidente Nicolás Maduro "terrorismo di Stato" in un post sul suo account X in cui ha pubblicato un rapporto del Centro per l'apertura e lo sviluppo dell'America Latina (Cadal) intitolato 'Diritti umani in Venezuela in movimento'.

    "Questo rapporto sulle pratiche di Maduro e del suo regime è devastante. Chiedo a tutti di leggerlo e di diffonderlo in tutto il mondo", ha scritto Machado, sottolineando l'importanza di diffondere le informazioni contenute nel documento, prodotto della collaborazione di 25 ong. "Il mio riconoscimento a ciascuna delle ong venezuelane che hanno raccolto e registrato le testimonianze e le denunce strazianti di ciò che accade nel nostro Paese dal 28 luglio", ha concluso Machado riferendosi al giorno delle elezioni presidenziali nel Paese. 

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