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Per la Cnn ci sono ancora stati chiave in bilico tra Harris e Trump

La dem in vantaggio in Wisconsin e Michigan, e il tycoon in Arizona

Un supporter di Kamala Harris

Redazione Ansa

    Gli stati chiave per la vittoria delle elezioni americane a novembre sono ancora in bilico tra i due candidati, secondo l'ultimo sondaggio della Cnn. Kamala Harris, infatti, è in leggero vantaggio rispetto Donald Trump in Wisconsin e Michigan, mentre il tycoon è davanti in Arizona. La democratica e il repubblicano sono invece in sostanziale equilibrio in Georgia, Nevada e Pennsylvania.

    In ciascuno di essi, infatti, una media del 15% degli indecisi afferma di non aver ancora deciso per chi votare, suggerendo inoltre che potrebbero cambiare idea anche all'ultimo. In Wisconsin invece Harris è al 50% contro il 44% di Trump, in Michigan al 48% contro il 43% Trump. In Arizona, invece, Trump è al 49% contro il 44% di Harris. 
   

Biden, Trump e Harris valutano una visita a New York per l'11/9

   Joe Biden, Donald Trump e Kamala Harris stanno valutando di visitare il World Trade Center in occasione dell'anniversario dell'11 settembre, che quest'anno cade all'indomani del primo faccia a faccia fra i due candidati alla presidenza.

   Lo riporta il New York Times citando alcune fonti, secondo le quali Harris si sposterà a New York dopo il dibattito a Philadelphia. Biden invece sta valutando con il suo staff l'opportunità di visitare ground zero. E lo stesso sta facendo Trump.

   Hillary Clinton partecipò alla cerimonia al World Trade Center nel 2016, quando era candidata alla presidenza. E lo stesso fece Trump. 

Stratega laburista britannico per consigliare la campagna dem

    Diventa sempre più stretto il rapporto tra lo staff di Kamala Harris e l'entourage di Keir Starmer. Deborah Mattinson, tra i principali consiglieri del
premier britannico laburista, è attesa la prossima settimana a Washington per incontrare gli strateghi della campagna dem e condividere la sua visione  sul percorso decisivo di Starmer la vittoria alle elezioni britanniche dello scorso luglio. Lo scrive Politico.

   La veterana dei sondaggi ha ricoperto il ruolo di direttrice della strategia dell'allora leader dell'opposizione  per tre anni fino alle elezioni, durante i quali ha sottolineato l'importanza di riconquistare i tradizionali elettori laburisti che erano passati ai conservatori sotto Boris Johnson. I consigli di Mattinson al team della vicepresidente sono stati sviluppati con il think tank Progressive Policy Institute con sede a Washington, gestito dall'ex direttrice politica di Starmer, Claire Ainsley.

   Un'ex collega che ha lavorato con lei nella campagna del Labour ha detto a Politico che Mattinson vuole "mettere da parte la 'speranza e il cambiamento'" e mantenere un'attenzione spietata sull'attrattiva  di Harris negli stati in bilico.

   Il suo arrivo a Washington è l'ultima di una serie di mosse che mostrano legami sempre più profondi tra gli ambienti politici progressisti dei due Paesi alleati. Diversi dei più stretti collaboratori di Starmer, tra cui la mente elettorale del Labour Morgan McSweeney e il direttore delle comunicazioni di Downing Street Matthew Doyle, si sono recati a Chicago per la convention dem e hanno incontrato i membri del team della campagna Harris-Walz.

    La collaborazione è solo un filo conduttore di una crescente rete transatlantica di think tank di centro-sinistra e operatori politici che danno forma alle
politiche e alla narrativa politica a Washington e Londra. Le sfide comuni su entrambe le sponde dell'Atlantico includono l'immigrazione, l'edilizia abitativa e la pressione della sinistra su questioni come la crisi di Gaza. 

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