Europa

Putin, 'cominciato a spingere ucraini fuori dal Kursk'

'Possibile collasso difese ucraine in alcune aree'

Redazione Ansa

 Le forze di Mosca hanno cominciato a "spingere gradualmente" quelle ucraine fuori dalla regione di Kursk. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, aggiungendo che "l'obiettivo principale" della Russia è la conquista del Donbass in Ucraina.
    Nella loro offensiva nella regione russa di Kursk gli ucraini hanno impegnato una gran quantità delle loro forze migliori, e questo potrebbe portare al "collasso" delle loro linee difesa in altre aeree, in particolare nel Donbass ucraino, dove i russi avanzano, ha aggiunto.
    Il presidente russo è tornato anche ad accusare le forze ucraine di "attacchi terroristici" con i bombardamenti sulle centrali nucleari controllate dalle forze di Mosca, nella regione di Kursk e a Zaporizhzhia. "Si può solo immaginare cosa accadrebbe se rispondessimo in modo simmetrico, cosa accadrebbe a tutta questa parte di Europa", ha avvertito Putin.
    Il presidente russo ha poi ironizzato che Kamala Harris è "la favorita" di Mosca nelle prossime elezioni presidenziali negli Usa, sottolineando che "ride in modo espressivo e contagioso".
    Putin ha dichiarato che Mosca non ha "mai rifiutato" di "negoziare" con Kiev, ma "sulla base di documenti" a suo dire "concordati e di fatto siglati a Istanbul" nel 2022 e non "sulla base di richieste effimere". Lo riporta l'agenzia Interfax.
   Kiev accusa Putin di voler mostrare un "paravento della pace". Non dobbiamo confondere i concetti di pace e di resa, perché è la resa dell'Ucraina che Putin vuole. È Putin che rivendica i nostri territori e li annette alla Russia. Abbiamo bisogno di pace, ma di una pace giusta, secondo il diritto internazionale, per la quale Putin non è pronto. Tutti i discorsi su Istanbul 2022 non riporteranno indietro la Bakhmut distrutta, quindi sta mentendo. Ha bisogno della nostra resa",  scrive su Telegram il capo del Centro per la lotta alla disinformazione presso il Consiglio di sicurezza e difesa nazionale dell'Ucraina, Andriy Kovalenko, rispondendo alle dichiarazioni odierne del presidente russo. "E parlare di pace è una trappola, proprio come più di 100 anni fa, la Russia vuole dividerci dall'interno intorno a visioni diverse per farci smettere di resistere - aggiunge l'alto funzionario -. Purtroppo Putin ha ancora bisogno dell'intera Ucraina. Non c'è nulla in comune tra i termini pace e resa. Il discorso di Putin è volere la resa dell'Ucraina". (ANSA).
   

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