Il presidente in carica dell'Algeria, Paese del Maghreb ricco di idrocarburi e principale fornitore di gas dell'Italia, Abdelmadjid Tebboune, ha vinto le elezioni presidenziali anticipate di sabato con una maggioranza schiacciante del 94.65%, per un totale di 5.
Lo ha annunciato il presidente dell'Autorità nazionale indipendente per le elezioni (Anie), Mohamed Charfi, in una conferenza stampa trasmessa dalla televisione di Stato algerina.
Abdelali Hassani, il candidato del Movimento della Società per la Pace (Msp), il più grande partito islamista e fazione dei Fratelli Musulmani del Paese, ha ottenuto il 3,17%, con un totale di 178.797 voti.
Il terzo, Youcef Aouchiche, candidato del Fronte delle Forze Socialiste (Ffs), il più antico partito d'opposizione in Algeria, ha raccolto 122.146 voti, pari al 2,16%.
Charfi ha sottolineato che le elezioni presidenziali sono state condotte in modo "equo e trasparente", così come la campagna elettorale, definita "pulita".
Inoltre, il presidente dell'Autorità elettorale non ha fornito alcun dettaglio sull'affluenza finale, compresi gli elettori all'estero, né sul numero delle schede annullate, che vengono spesso descritti come uno dei maggiori partiti algerini.