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Stress da elezioni, gli americani si rifugiano nei paradisi 'apolitici'

Dilagano i locali 'no politics allowed'. Stop anche alle news

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Redazione Ansa

      Sempre più stressati e stanchi dei litigi incessanti sulla situazione interna e sulle crisi all'estero, gli americani si rifugiano in club, gruppi o stili di vita in cui è vietato parlare di politica.

     Come rivela il Wall Street Journal, dilagano i rifugi 'no politics allowed', ossia apolitici: spesso sono persone bene informate, che hanno posizioni precise e a novembre intendono votare, ma non ne possono più dello stress continuo legato all'attuale situazione. Così rifiutano di discutere di questi argomenti, annullano gli abbonamenti ai media, eliminano le app di notizie e silenziano le notifiche sugli smartphone.

    'Cheryl's Amazingly Positive, No Politics Allowed, Interesting People Group', con 11.600 membri, è uno di questi gruppi: "Non solo non mi interessa per chi hai votato, ma in questo gruppo non ti è permesso dirmelo", ha scritto la creatrice Cheryl Obermiller, 66 anni, invitando a postare foto di fiori, divertenti segnali stradali e barzellette.

     D'altronde, secondo il Pew Research Center, circa il 62% degli adulti statunitensi afferma di essere sfinito dalla copertura della campagna elettorale. Un sentimento che peraltro è stato registrato prima che la copertura elettorale aumentasse ulteriormente con il ritiro del presidente Joe Biden dalla corsa, le due Convention di partito e il tentato assassinio dell'ex presidente Donald Trump.

     Oltre al fatto che il fiume di notizie politiche arriva nello stesso momento in cui la copertura dei crescenti conflitti globali si è intensificata, tanto che molte persone si sentono sopraffatte.

    Come ha spiegato al Wsj Brett Q. Ford, docente di psicologia presso l'Università di Toronto, la politica è un fattore di stress cronico e il disimpegno è uno dei metodi di adattamento più efficaci. 
   

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