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Deputati cileni preparano destituzioni nella Corte Suprema

Per i vescovi corruzione segnale di 'crisi etica di proporzioni'

Redazione Ansa

(ANSA) - SANTIAGO DEL CILE, 12 SET - Il caso di corruzione Audio, per cui la giudice della Ángela Vivanco é stata sospesa lo scorso 9 settembre dalle sue funzioni in seno alla Corte Suprema, pare destinato a travolgere altri grandi nomi della magistratura cilena e della sua classe politica. È di oggi la notizia che alcuni deputati di diverso colore stiano preparando un'inedita batteria di presentazioni alla Camera per sollecitare la destituzione di quattro giudici della massima corte, Ángela Vivanco, Jean Pierre Matus, Sergio Muñoz e Mario Carroza, con almeno tre accuse costituzionali.
    Sempre oggi, la Procura Regionale di Los Lagos ha avviato un nuovo procedimento per raccogliere maggiori informazioni nell'indagine che sta portando avanti sull'incidente che coinvolge la giudice Vivanco, e i suoi presunti legami con l'avvocato Luis Hermosilla, tutt'ora in carcere preventivo accusato di vari reati finanziari e politici, nell'ambito del caso di corruzione Audio. Come riferisce un comunicato del Pubblico Ministero, questa volta sono state sequestrate nuove attrezzature tecnologiche della magistrato oltre a documentazione varia. Con una dichiarazione intitolata "Di fronte al male esteso della corruzione" la Conferenza Episcopale Cilena rompe il silenzio sul tema di cui si occupa tutta la stampa cilena in questi giorni, sottolineando quanto la corruzione "generi nei cittadini sfiducia nelle istituzioni essenziali del paese e un discredito a livello politico, sociale e economico". (ANSA).
   

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