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Venezuela, oppositori 'da 180 giorni nell'ambasciata argentina'

I sei leader attendono un salvacondotto per lasciare Caracas

Redazione Ansa

(ANSA) - CARACAS, 16 SET - "Oggi festeggiamo esattamente 180 giorni nella residenza ufficiale dell'Ambasciata argentina in Venezuela, ora sotto la protezione del Brasile. Il regime ci accusa sistematicamente di terrorismo, senza alcuna prova, mentendo ed esponendoci come se fossimo dei criminali", ha denunciato sul suo account personale di X (ex Twitter) Pedro Urruchurtu Noselli, responsabile delle relazioni internazionali del partito Vente Venezuela di María Corina Machado.
    "Non ci perdonano di aver condotto una campagna epica che ha portato i venezuelani a una vittoria epica il 28 luglio... ora limitano anche l'accesso al cibo e ai servizi elementari, vietano le visite, sorvegliano l'area circostante. Ci tengono sotto assedio, violando tutte le norme internazionali essenziali in materia", ha aggiunto Urruchurtu, concludendo che "la Convenzione di Caracas sull'asilo diplomatico viene violata nella stessa città di Caracas". Lui, insieme a Magalli Meda, Humberto Villalobos, Omar González, Claudia Macero e Fernando Martínez Mottola, tutti stretti collaboratori della leader dell'opposizione María Corina Machado, da sei mesi sono in attesa di un salvacondotto sinora mai arrivato per lasciare il Venezuela. (ANSA).
   

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