Nella risoluzione congiunta sull'Ucraina al voto giovedì all'Eurocamera in un punto si "invita gli Stati membri a revocare immediatamente le restrizioni sull'uso dei sistemi d'arma occidentali consegnati all'Ucraina contro obiettivi militari legittimi sul territorio russo". Lo apprende l'ANSA.
Il punto, il numero otto, supportato dai gruppi dei popolari, liberali e socialisti, sottolinea che tali restrizioni "ostacolano la capacità dell'Ucraina di esercitare pienamente il proprio diritto all'autodifesa secondo il diritto pubblico internazionale e lasciano l'Ucraina esposta attacca la sua popolazione e le sue infrastrutture". La risoluzione, al voto giovedì mattina, invita inoltre "tutti gli Stati membri ad aumentare i finanziamenti a favore dell'Ucraina e ad astenersi dal ridurre i propri contributi" e "ribadisce la sua ferma convinzione che la Russia debba fornire una compensazione finanziaria per i danni causati in Ucraina accogliendo con favore la decisione del Consiglio di destinare le entrate straordinarie derivanti dai beni statali russi immobilizzati al Fondo di assistenza all'Ucraina e allo strumento per l'Ucraina, nonché la decisione del G7 di offrire all'Ucraina un prestito di 50 miliardi di dollari garantito da beni statali russi immobilizzati".
Sul tema dei negoziati per la pace, al punto 3, il testo "invita l'Ue e i suoi Stati membri ad adoperarsi attivamente per mantenere e ottenere il più ampio sostegno internazionale possibile all'Ucraina e a individuare una soluzione pacifica alla guerra che deve basarsi sul pieno rispetto dell'indipendenza, della sovranità e dell'integrità territoriale dell'Ucraina, dei principi della politica internazionale legge, responsabilità per i crimini di guerra e il crimine di aggressione commessi dalla Russia, nonché risarcimenti russi e altri pagamenti per gli ingenti danni causati in Ucraina". La risoluzione chiede inoltre "un impegno attivo dell'Ue nell'attuazione della formula di pace dell'Ucraina e nella creazione delle basi per lo svolgimento del secondo vertice di pace".
Droni lanciati dal Servizio di sicurezza ucraino (Sbu), dall'intelligence militare Gur e dalle forze speciali hanno distrutto un grande magazzino del principale dipartimento di missili e artiglieria del ministero della Difesa russo nell'insediamento di Toropets, nella regione di Tver. Lo scrive Ukrinform citando una fonte dell'Sbu, secondo cui il sito è usato per immagazzinare missili Iskander, missili tattici Tochka-U, bombe a guida aerea Kab e munizioni di artiglieria.
Secondo la fonte, l'attacco ha causato massicce detonazioni e un incendio su un'area di 6 km, mentre le autorità locali hanno annunciato l'evacuazione dei civili.
Intanto, un portavoce ucraino ha dichiarato all'Afp che la controffensiva russa nella regione di Kursk è stata fermata. Ha aggiunto che "migliaia" di civili si trovano nella zona dell'oblast russo controllata dalle forze ucraine.
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