Mondo

Trump attacca Zelensky, 'un venditore, tifa Harris'

Il leader ucraino invece critica Vance: 'Con lui guerra globale'

Donald Trump

Redazione Ansa

    Per un presidente in uscita che continua ad esprimere il suo sostegno all'Ucraina nella guerra di difesa contro la Russia ce n'è un altro, forse in entrata, che minaccia di tagliare gli aiuti americani a Kiev.

    Donald Trump non ha mai nascosto la sua insofferenza per il dispendio di forze e denari Usa a beneficio di Volodymyr Zelensky, accusando inoltre l'Europa di non fare la sua parte, ma proprio nei giorni in cui dovrebbe incontrare il leader ucraino ha intensificato gli attacchi. "E' il più grande venditore della storia. Ogni volta che viene qui se ne va con 60 miliardi di dollari", ha dichiarato l'ex presidente ad un comizio lasciando pure intendere che Zelensky preferirebbe una vittoria di Kamala Harris a novembre.

    "Vuole tanto che vincano queste elezioni", ha detto il tycoon, sostenendo che quando lui era alla Casa Bianca i Paesi stranieri non si sarebbero mai battuti fra di loro senza il suo consenso. "Mi chiamavano per chiedermi se potevano o meno entrare in guerra", ha affermato The Donald. Da tempo il tycoon dichiara che se fosse stato lui alla Casa Bianca la guerra in Ucraina non sarebbe mai scoppiata e che se vi tornasse sarebbe in grado di risolverla "in 24 ore", vantando buoni rapporti con Vladimir Putin senza però entrare mai nel dettaglio del piano.

   Nei prossimi giorni, probabilmente venerdì, dopo l'incontro alla Casa Bianca con Joe Biden e Harris, sarà lo stesso Zelensky a presentargli il suo piano per la fine della guerra, nella speranza di convincerlo, in caso di vittoria, a continuare a sostenere il suo Paese. Non sarà facile, anche perché sono molti i repubblicani trumpiani al Congresso che non vogliono più "staccare assegni in bianco", come li chiamano i detrattori degli aiuti americani, all'Ucraina.

    Intanto il leader di Kiev ha criticato il vice di Trump, JD Vance, e le sue idee sulla fine del conflitto con Mosca. "E' troppo radicale", ha detto Zelensky in un'intervista al New Yorker. "Il suo messaggio sembra essere che l'Ucraina deve fare un sacrificio. Ma per noi l'idea che il mondo debba porre fine a questa guerra a spese dell'Ucraina è inaccettabile", ha incalzato, avvertendo che con queste politiche "gli Stati Uniti rischiano una guerra globale". Vance nelle scorse settimane ha anche espresso scetticismo sull'ingresso di Kiev nella Nato.

    "Direi che non dovrebbe farne parte, non dovrebbe far parte di nessuna di queste istituzioni alleate", ha dichiarato il candidato repubblicano suscitando l'irritazione di Zelensky. Su Trump, invece, il presidente ucraino si dichiara ottimista, nonostante tutto. "Quando ci ho parlato al telefono è stato molto positivo. Poi è chiaro che è in campagna elettorale. Lui vuole la fine della guerra? Beh, la vogliamo anche noi". 
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it