Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha assicurato che "tutta la potenza militare" del Paese "sarà usata senza esitazione se i nemici tentassero di usare la forza contro di noi, e l'uso di armi nucleari non sarà escluso". In un discorso tenuto lunedì durante la visita alla Kim Jong-un National Defense University, il leader ha detto che la Costituzione del Paese "darà un ordine severo all'esercito" di agire, se provocato, senza fornire dettagli, nel resoconto della Kcna. La minaccia è maturata nel giorno in cui il Nord dovrebbe aver aperto la sessione parlamentare per rivedere la Costituzione e consolidare Seul come "nemico primario".
L'avvertimento di Kim, per altro verso, è arrivato sei giorni dopo che il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol ha messo in guardia il Nord che si troverebbe ad affrontare "la fine del suo regime" se tenterà di usare armi nucleari con una risposta "risoluta e schiacciante" da parte dell'alleanza Corea del Sud-Usa.
Kim, inoltre, ha definito Yoon un "uomo anormale" per aver parlato di azioni militari contro il Nord che è dotato di armi nucleari, assicurando che accelererà le mosse per trasformare il Paese "in una superpotenza militare e nucleare". In un momento in cui l'alleanza Seul-Washington "è stata completamente trasformata in un'alleanza nucleare, come pubblicizzato, la postura di risposta nucleare della nostra nazione deve essere completata a un'altezza che non ha limiti".
Nel suo discorso, il leader ha anche ribadito la sua posizione secondo cui la Corea del Sud e la Corea del Nord sono "due Stati ostili l'uno all'altro". In passato, "abbiamo parlato di liberazione del lato meridionale o di unificazione con la forza. Ma adesso non ci interessa poiché abbiamo dichiarato la posizione di due Stati separati. Non abbiamo intenzione di attaccare la Repubblica di Corea ed è inquietante anche solo essere consapevoli di quel Paese", ha aggiunto Kim.
La Corea del Nord ha rivelato a settembre per la prima volta l'esistenza di un impianto di arricchimento dell'uranio, in un apparente tentativo di dimostrare che Pyongyang non ha intenzione di rinunciare al suo arsenale atomico.
Il leader nordcoreano ha anche inviato lunedì "un messaggio di auguri" al presidente russo Vladimir Putin in occasione del suo 72/esimo compleanno, osservando che i rapporti bilaterali tra i due Paesi si sono sviluppati in "relazioni di alleanza invincibili, eterne e strategiche" dopo la visita fatta lo scorso giugno a Pyongyang dal capo del Cremlino.
Il supremo comandante, che ha anche definito Putin "il mio compagno più stretto", ha assicurato che "gli incontri e i legami da compagni tra noi, che continueranno in futuro, daranno un contributo positivo al consolidamento ulteriore delle fondamenta eterne dell'amicizia Corea del Nord e Russia", nonché delle relazioni strategiche e cooperative".
Pyongyang e Mosca hanno rafforzato la loro cooperazione militare tra i sospetti che il Nord stia fornendo armi convenzionali a Mosca per sostenere la sua guerra contro l'Ucraina in cambio di assistenza militare ed economica. Dopo i colloqui del vertice di giugno, Kim e Putin hanno firmato un trattato di "partnership strategica globale" che include una clausola di difesa reciproca.
I legami del Nord con la Cina si sono relativamente raffreddati in contrasto con la sua cooperazione sempre più approfondita con la Russia.