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Zelensky insiste, 'la pace è possibile nel 2025'

Il presidente ucraino dal Papa: 'Focus su pace giusta e bisogni umanitari'. E regala a Bergoglio un dipinto sul massacro di Bucha

Redazione Ansa

"Presenterò oggi il nostro piano di come si possa imporre alla Russia la pace e questo potrebbe già succedere l'anno prossimo nel 2025". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelenksy, in uno statement a Berlino con il cancelliere Olaf Scholz, prima del loro incontro bilaterale. "Vediamo che la Russia cerca di evitare una diplomazia leale, noi pretendiamo una pace giusta", ha aggiunto.

   "Giocare col tempo non aiuterà Putin", ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz, a Berlino, in uno statement insieme a Zelenksy, prima del loro incontro bilaterale. "La Russia dovrebbe prendere parte alla prossima conferenza di pace, come tu hai detto", ha affermato rivolgendosi al leader ucraino. "Non accetteremo alcun diktat dalla Russia", ha concluso il cancelliere. Scholz ha affermato che l'Ucraina otterrà "un ulteriore pacchetto di aiuti militari" grazie alla collaborazione con i partner occidentali di Belgio, Danimarca e Norvegia, "per un valore complessivo di 1,4 miliardi di euro". "Di questo fanno parte la difesa aerea, artiglieria e droni". 

   E' durato 35 minuti, tra le 9.45 e le 10.20. l'incontro in Vaticano tra papa Francesco e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Dopo il colloquio privato nella Sala della Biblioteca e la presentazione della delegazione ucraina, il Papa ha donato a Zelensky una fusione-bassorilievo in bronzo di un fiore che nasce, con la scritta "La pace è un fiore fragile". Il presidente ucraino ha invece donato al Pontefice un dipinto ad olio raffigurante "Il massacro di Bucha. La storia di Marichka".

Video Zelensky dona al Papa un dipinto sul massacro di Bucha

 

   "La questione di riportare a casa la nostra gente dalla prigionia è stata il fulcro del mio incontro con Papa Francesco @Pontifex. Contiamo sull'assistenza della Santa Sede per aiutare a riportare indietro gli ucraini che sono stati fatti prigionieri dalla Russia". Lo afferma sul social X il presidente ucraino Volosymyr Zelensky, dopo l'udienza di stamane da papa Francesco.

   "Oggi, durante la mia visita in Vaticano, ho incontrato il segretario di Stato della Santa Sede, il cardinale Pietro Parolin, e il segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali, l'arcivescovo Paul Gallagher", riferisce in un secondo post su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Abbiamo discusso dell'attuazione della Formula di Pace, con particolare attenzione al punto riguardante il ritorno dei bambini deportati e il rilascio di ostaggi civili e prigionieri di guerra - spiega -. È stata data particolare attenzione alla preparazione di una conferenza basata su questo punto della Formula di Pace, che si terrà il 30-31 ottobre in Canada". "Tra gli altri argomenti, abbiamo anche parlato dei risultati della recente visita del cardinale Pietro Parolin in Ucraina - aggiunge Zelensky -. Sono certo che ciò contribuirà a unire gli sforzi internazionali nel processo di ripristino della sovranità e dell'integrità territoriale dell'Ucraina".

   "I colloqui in Segreteria di Stato sono stati dedicati allo stato della guerra e alla situazione umanitaria in Ucraina, nonché alle vie che potrebbero metterle fine, portando ad una pace giusta e stabile nel Paese. Inoltre, sono state esaminate anche alcune questioni relative alla vita religiosa nel Paese". E' quanto afferma il comunicato della Sala stampa vaticana sull'udienza di stamane di papa Francesco col presidente ucraino, che poi ha incontrato il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, accompagnato da mons. Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati.

    Prima di incontrare Zelensky, il Papa stamane ha ricevuto in udienza il premier spagnolo Pedro Sanchez. Sia Sanchez prima che poi Zelensky, entrati in Vaticano con i rispettivi cortei attraverso Piazza San Pietro e l'Arco delle Campane, sono stati accolti al loro arrivo al Cortile di San Damaso dal reggente della Casa Pontificia, mons. Leonardo Sapienza, per poi salire alla Terza Loggia e all'incontro con il Pontefice nella Sala della Biblioteca del Palazzo Apostolico.

 

 

 

 

Il Papa riceve premier spagnolo Sanchez, 35 minuti di colloquio

Papa Francesco ha ricevuto stamane in udienza in Vaticano il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez, accompagnato dal seguito.

Il colloquio privato tra i due nella Sala della Biblioteca del Palazzo apostolico è durato 35 minuti. Al termine, dopo la presentazione della delegazione spagnola, c'è stato lo scambio dei doni. Il Papa ha donato a Sanchez un'opera in terracotta dal titolo "Tenerezza e amore". Quindi i volumi dei documenti papali, il Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace di quest'anno, il Documento sulla Fratellanza Umana, il libro sulla Statio Orbis del 27 marzo 2020, a cura della Lev, il volume sull'Appartamento papale delle udienze, a cura della Prefettura della Casa Pontificia. Il premier spagnolo ha invece donato al Pontefice un cofanetto di monete commemorative coniate in occasione dell'anniversario della morte di Pablo Picasso. Una volta congedatisi dal Papa, Sanchez e il suo seguito si sono recati ai colloqui in Segreteria di Stato.

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