(ANSA) - STRASBURGO, 22 OTT - "L'Ecri rileva con seria
preoccupazione che il discorso pubblico italiano è diventato
sempre più xenofobo negli ultimi anni e che i discorsi politici
hanno assunto toni altamente divisivi e antagonisti, in
particolare nei confronti di rifugiati, richiedenti asilo e
migranti, nonché di cittadini italiani con background
migratorio, rom e persone Lgbti". E' quanto indica l'organo
anti-razzismo e intolleranza del Consiglio d'Europa nel suo
rapporto sull'Italia aggiornato ad aprile.
"Purtroppo - si legge nel documento -, un certo numero di
dichiarazioni e commenti considerati dispregiativi e carichi di
odio provengono da politici e funzionari pubblici di alto
profilo, soprattutto durante i periodi elettorali". Una
situazione davanti alla quale l'Ecri raccomanda "che le figure
pubbliche, compresi i funzionari di alto livello e i politici di
tutti gli schieramenti, siano fortemente incoraggiati ad
assumere una posizione tempestiva, ferma e pubblica contro
l'espressione di discorsi d'odio razzisti e lgbti-fobici e a
reagire con discorsi alternativi, nonché a promuovere la
comprensione tra le comunità, anche esprimendo solidarietà a
coloro che sono bersaglio di discorsi d'odio".
L'Ecri ritiene inoltre che "i partiti dovrebbero adottare
codici di condotta appropriati che proibiscano l'uso di discorsi
d'odio, invitino i loro membri e seguaci ad astenersi dal
pronunciarli, appoggiarli o diffonderli e prevedano sanzioni in
caso contrario". (ANSA).
Consiglio d'Europa, 'in Italia politica sempre più xenofoba'
'Il discorso pubblico ha toni divisivi su stranieri e Lgbti'