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Chef russo trovato morto a Belgrado, era contro la guerra in Ucraina

Aveva presentato un nuovo libro, ignote le cause del decesso

Noto chef russo anti-guerra trovato morto a Belgrado

Redazione Ansa

Aleksei Zimin, noto e popolare chef russo che da alcuni anni gestiva un ristorante a Londra, è stato trovato morto in un appartamento a Belgrado. Ne dà notizia il quotidiano belgradese Danas, nella sua edizione online. Secondo media internazionali, Zimin era un oppositore dell'intervento militare russo in Ucraina.

Lo chef, 52 anni, era a Belgrado dove il 7 novembre scorso aveva presentato il suo nuovo libro 'Anglomania', e aveva preparato proprie specialità per una cena in un club del quartiere centrale di Stari Grad, nella via Gospodar Jevremova. Nessun particolare è stato fornito finora sulle cause e le circostanze del decesso.

Giornalista, scrittore, con la passione della cucina, Zimin - scrive Danas - aveva fondato la rivista gastronomica 'Afisha Food' e aveva diretto altre pubblicazioni come GQ e Gourmet, oltre ad aver animato popolari trasmissioni di carattere culinario in televisione.

 

A Mosca aveva aperto alcuni locali, compreso il ristorante Ragout. Dal 2015 cominciò a collaborare con il progetto giornalistico Zima a Londra, dove si trasferì nel 2022 dalla Russia. Per il suo amico e collega Ivan Shishkin, come riferito da Danas, Aleksei Zimin era il "nostro Jamie Oliver, una persona dalla grande anima e dai molteplici interessi... Studiava continuamente, leggeva, era come una enciclopedia". 
   

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