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I repubblicani inquieti, Kennedy jr e Gaetz nel mirino

Le nomine di Trump lasciano perplessi i Gop. Ma il tycoon sfida il Senato sulle conferme: 'Le posso fare da solo'

LE NOMINE DI TRUMP, ALLA SALUTE L'ATTIVISTA NO-VAX KENNEDY JR

Redazione Ansa

      La decisione di Donald Trump di creare un governo di fedelissimi, agguerriti e controcorrente metterà la nuova maggioranza repubblicana al Senato di fronte al primo test importante. I leader della Camera alta devono infatti decidere fino a che punto sono disposti a spingersi per sfidare il presidente eletto o confermare dei candidati che considerano impresentabili.

      Non era ancora passato il fermento per la nomina al Pentagono dell'anchor di Fox News Pete Hegseth - di cui peraltro si è scoperto nelle ultime ore il coinvolgimento in un'indagine su una presunta aggressione sessuale nel 2017 - che The Donald ha inanellato una serie di nomine shock, anche per una parte del suo stesso partito: il controverso Matt Gaetz a segretario alla Giustizia, il suo avvocato Todd Blanche come vice di Gaetz e il no-vax Robert Kennedy jr a capo della Sanità.

    Da fonti vicine al team di transizione, inoltre, è emerso che alcuni dei nominati sarebbero riusciti ad evitare i controlli di sicurezza, i cosiddetti 'background check' dell'Fbi, ai quali devono sottoporsi tutti gli americani che intendono ricoprire cariche pubbliche e non solo.

    Nel mirino dei senatori ci sono, in particolare, il nipote di Jfk e il nuovo attorney general, indagato dalla commissione etica della Camera per accuse di abusi sessuali (anche contro minori), uso di droghe, accettazione di doni impropri, favoritismi e ostruzione della giustizia dopo l'archiviazione di un'inchiesta penale. Lo speaker Mike Johnson ha già detto che chiederà di non pubblicare il rapporto - "sarebbe un pessimo precedente" - ma questa mossa potrebbe non andare giù alla Camera alta di Capitol Hill. Il senatore del Texas John Cornyn ha già chiesto di "poter vedere tutto" su Gaetz, inclusi i risultati dell'indagine della commissione, alla quale è pronto ad inviare una richiesta ufficiale; mentre la senatrice dell'Alaska Lisa Murkowski ha avvertito che "nomine così controverse richiederanno più tempo per essere confermate".

    Trump può aggirare il processo del Senato e non si farà scrupoli a farlo, se necessario, applicando una clausola costituzionale che consente al presidente di fare nomine temporanee quando il Senato non è in sessione. Spetterà al neo leader della Camera alta John Thune mantenere gli equilibri tra la Casa Bianca e Capitol Hill nelle prossime settimane.

    Nel frattempo, subito dopo la nomina Rfk jr le azioni dei produttori di vaccini sono crollate: quelle di Moderna hanno chiuso in ribasso di oltre il 5%, quelle di Novavax sono scese di oltre il 7% e le azioni di Pfizer hanno perso oltre il 2%. Oltre al fatto che le agenzie federali della Sanità - dalla Fda al Cdc - temono la fuga di cervelli e gli esperti gridano alla mancanza d'esperienza nel settore dell'avvocato ambientalista.

    Ma le sorprese di The Donald potrebbero non essere finite qui. Se in serata è arrivata la nomina del portavoce del tycoon Steven Cheung a capo della comunicazione della Casa Bianca, manca ancora quella del capo dell'Fbi, una posizione per la quale si fanno i nomi di un altro fedelissimo, Kash Patel, oltre che di Mike Rogers, il senatore sconfitto alle ultime elezioni in Michigan ed ex agente speciale che era stato preso in considerazione per la guida dell'agenzia durante il primo mandato di Trump, ruolo che alla fine era stato affidato a Christopher Wray.

    E manca anche il Tesoro, per il quale salgono le quotazioni di Scott Bessent e Howard Lutnik, ma non è escluso che alla fine possa spuntarla un candidato terzo come Larry Kudlow o Robert E. Lighthizer. Bessent è considerato una forza di stabilità dagli economisti repubblicani e democratici, ovvero un moderato così come lo era Steven Mnuchin durante il primo mandato del tycoon. L'ex capo della Sec, sempre all'epoca del primo Trump, Jay Clayton è stato invece piazzato a capo della procura del distretto meridionale di Manhattan. Intanto, il presidente eletto è stato incoronato "secondo George Washington" da Sylvester Stallone che, durante una festa a Mar-a-Lago, ha definito Trump "un personaggio mitico". 

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