"Ho chiesto chiarimenti al nuovo ministro degli Esteri israeliano su quanto accaduto a Shama", in Libano, "dove un proiettile di artiglieria inesploso ha colpito la palestra della nostra base Unifil. Ho ribadito la richiesta di protezione ai soldati italiani, che sono lì per la pace e non sono terroristi. Lui è stato molto disponibile e ha garantito un'immediata inchiesta sull'accaduto". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine della sua visita a Monaco.
E' una granata calibro 155 - a quanto si apprende - quella caduta e non esplosa sulla palestra della base italiana Unifil a Shama, in Libano. Un proiettile che, in caso di esplosione, avrebbe potuto fare danni importanti vista la sua letalità. Gli artificieri lavorano alla messa in sicurezza dell'ordigno, mentre l'ipotesi sulla dinamica converge per ora sull'errore. La granata era probabilmente diretta verso un obiettivo più a nord, ma per ragioni da accertare è caduta prima colpendo la base italiana.
In un comunicato, la Farnesina ha reso noto che Tajani ha avuto un primo contatto telefonico con il collega israeliano, Gideon Saar, al quale ha innanzitutto reiterato le richieste di garantire la sicurezza dei militari impegnati nella missione Onu in Libano e l'inaccettabilità dei recenti attacchi contro il suo personale e infrastrutture, compreso il recente episodio dove un proiettile di artiglieria inesploso ha colpito la base italiana di Unifil. Saar ha garantito un'immediata inchiesta sull'accaduto.
"Sul Libano, ho anche espresso a Saar il vivo auspicio per il raggiungimento di un cessate il fuoco, sottolineando il ruolo che può svolgere la missione Unifl per dare piena attuazione della risoluzione 1701", ha indicato il titolare della Farnesina nella telefonata con il ministro degli Esteri israeliano Saar da poco insediato.
Il colloquio si è quindi incentrato sulla situazione di sicurezza in Medio Oriente. Tajani ha ribadito "il convinto sostegno italiano verso Israele e la sua popolazione a seguito del barbaro attacco del 7 ottobre 2023 da parte di Hamas e dei continui lanci di razzi da parte di Hezbollah". I due ministri hanno quindi discusso dei rischi di una ulteriore escalation di violenza nella regione, in particolare nel caso di un aggravarsi del confronto tra Israele ed Iran. Sulle prospettive di pace, Tajani ha auspicato che possa essere raggiunta una intesa per la cessazione delle violenze nella Striscia di Gaza e la liberazione degli ostaggi, alla luce della scomparsa del leader di Hamas Sinwar.
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