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Lula lancia l'Alleanza contro la fame al G20

Aderisce anche l'Argentina. Francesco: 'Chi causa la fame commette un omicidio'

Redazione Ansa

Il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva ha lanciato ufficialmente l'Alleanza globale contro la fame e la povertà in apertura dei lavori del G20 di Rio. Questa iniziativa, ha affermato Lula, inizia a Rio "ma ha un destino globale".

Dopo il diniego iniziale l'Argentina di Javier Milei ha sottoscritto il documento di adesione all'Alleanza globale contro la fame proposta dalla presidenza brasiliana del G20. Nel documento Buenos Aires chiarisce tuttavia che l'adesione all'Alleanza "non implicherà l'adozione di programmi e politiche specifiche" e che seguirà "un approccio guidato dal mercato".

 

"Secondo la Fao, nel 2024 vivremo con 733 milioni di persone ancora sottonutrite. È come se le popolazioni di Brasile, Messico, Germania, Regno Unito, Sudafrica e Canada messe insieme stessero morendo di fame. Si tratta di donne, uomini e bambini il cui diritto alla vita, all'istruzione, allo sviluppo e all'alimentazione viene quotidianamente violato. In un mondo che produce quasi 6 miliardi di tonnellate di cibo all'anno, questo è inaccettabile. In un mondo la cui spesa militare ammonta a 2,4 trilioni di dollari, questo è inaccettabile", ha detto Lula introducendo l'Alleanza globale contro la fame e la povertà. "La fame e la povertà non sono il risultato della scarsità o di fenomeni naturali. Come ha detto lo scienziato e geografo brasiliano Josué de Castro, 'la fame è l'espressione biologica dei mali sociali'.

 

 

È il prodotto di decisioni politiche che perpetuano l'esclusione di gran parte dell'umanità. Il G20 rappresenta l'85% del Pil mondiale di 110 trilioni di dollari. Rappresenta anche il 75% dei 32 trilioni di dollari di scambi di beni e servizi e due terzi degli 8 miliardi di abitanti del pianeta. Noi che siamo qui intorno a questo tavolo - ha affermato ancora il presidente brasiliano - abbiamo l'inevitabile compito di porre fine a questo flagello che fa vergognare l'umanità. Ecco perché abbiamo fissato il lancio di un'Alleanza globale contro la fame e la povertà come obiettivo centrale della presidenza brasiliana del G20. Questa sarà la nostra più grande eredità". Secondo Lula, hanno aderito all'Alleanza già 81 Paesi, 26 organizzazioni internazionali, nove istituzioni finanziarie e 31 fondazioni filantropiche e organizzazioni non governative.

 


   

Meloni: 'L'Italia aderisce convinta all'Alleanza contro la fame'

 La sicurezza alimentare è stata una delle "sfide prioritarie" per la presidenza italiana del G7 che ha promosso l'Apulia Food Systems Iniziative, "un'iniziativa concreta a disposizione del G20" e che intende operare anche "in sinergia" con l'Alleanza globale contro la fame e la povertà, lanciata questa mattina dal presidente Lula e alla quale "l'Italia aderisce convintamente". E' questo, secondo quanto si apprende, uno dei messaggi lanciati dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni durante la prima sessione del G20 di Rio de Janeiro.


La "cooperazione tra G7 e G20", ha sostenuto Meloni, può essere "decisiva" per trovare "soluzioni concrete ed efficaci alla complessità delle sfide del nostro tempo".
Sfide, il ragionamento di Meloni, sempre più "interconnesse" e che dicono che "i problemi del Sud sono anche i problemi del Nord del mondo, e viceversa". Per Meloni "l'interdipendenza dei nostri destini è un fatto" e impone di "ragionare fuori dagli schemi" del passato. 

Il Papa al G20: 'Usare i fondi per le armi nello sviluppo'

"Una visione e una strategia a lungo termine sono necessarie per combattere efficacemente la malnutrizione". Lo sottolinea il Papa in un messaggio al G20 auspicando che "la Global Alliance Against Hunger and Poverty possa avere un impatto significativo sugli sforzi globali per combattere la fame e la povertà. L'Alleanza potrebbe iniziare attuando la proposta di lunga data della Santa Sede, che chiede di riorientare i fondi attualmente assegnati alle armi e ad altre spese militari verso un fondo globale progettato per affrontare la fame e promuovere lo sviluppo nei paesi più poveri". Il Messaggio del Papa è stato pronunciato dal cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin.

Per il Papa "è motivo di grande preoccupazione che la società non abbia ancora trovato un modo per affrontare la tragica situazione di coloro che affrontano la fame. L'accettazione silenziosa della carestia da parte della società umana è una scandalosa ingiustizia e un grave reato". E' quanto sottolinea il Pontefice in un messaggio al G20 pronunciato dal cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin. Papa Francesco sottolinea che "coloro che, attraverso l'usura e l'avidità, causano la fame e la morte dei loro fratelli e sorelle nella famiglia umana stanno commettendo indirettamente un omicidio".

Il Papa, nel Messaggio al G20 pronunciato dal cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, ribadisce che "il cibo è un diritto inalienabile". "Come ho scritto nella mia Lettera enciclica Fratelli Tutti, la politica deve fare dell'eliminazione effettiva della fame uno dei suoi obiettivi principali e imperativi. Infatti, quando la speculazione finanziaria manipola il prezzo del cibo, trattandolo come una qualsiasi merce, milioni di persone soffrono e muoiono di fame. Allo stesso tempo, tonnellate di cibo vengono buttate via. Ciò costituisce un vero e proprio scandalo - sottolinea Papa Francesco -. La fame è criminale; il cibo è un diritto inalienabile".

Il Papa chiede al G20 che siano "intraprese azioni immediate e decisive per sradicare il flagello della fame e della povertà. Tale azione deve essere intrapresa in modo congiunto e collaborativo, con il coinvolgimento dell'intera comunità internazionale. L'attuazione di misure efficaci richiede un impegno concreto da parte dei governi, delle organizzazioni internazionali e della società nel suo insieme. La centralità della dignità umana donata da Dio a ogni individuo, l'accesso ai beni di base e l'equa distribuzione delle risorse devono essere prioritarie in tutte le agende politiche e sociali". Papa Francesco - nel Messaggio pronunciato dal cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin - evidenzia che "l'eradicazione della malnutrizione non può essere ottenuta semplicemente aumentando la produzione alimentare globale. In effetti, c'è già cibo a sufficienza per sfamare tutte le persone sul nostro pianeta; è semplicemente distribuito in modo ineguale". Quindi il pontefice pone l'accento sullo spreco alimentare: "Affrontare lo spreco alimentare è una sfida che richiede un'azione collettiva. In questo modo, le risorse possono essere reindirizzate verso investimenti che aiutano i poveri e gli affamati a soddisfare i loro bisogni di base".

Il Papa, in un Messaggio al G20, torna a sottolineare le sue preoccupazioni per "l'intensificazione di guerre e conflitti, di attività terroristiche", "atti di aggressione, nonché la persistenza di ingiustizie. È quindi della massima importanza che il Gruppo dei 20 - afferma Francesco in un Messaggio pronunciato dal cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin - individui nuove strade per raggiungere una pace stabile e duratura in tutte le aree" colpite da conflitti "con l'obiettivo di ripristinare la dignità delle persone". Le guerre in corso "non sono solo responsabili di un numero significativo di morti, sfollamenti di massa e degrado ambientale; stanno anche contribuendo a un aumento della carestia e della povertà, sia direttamente nelle aree colpite che indirettamente nei paesi che sono a centinaia o migliaia di chilometri di distanza dalle zone di conflitto, in particolare attraverso l'interruzione delle catene di approvvigionamento. Le guerre continuano a esercitare una notevole pressione sulle economie nazionali, soprattutto a causa dell'esorbitante quantità di denaro spesa in armi e armamenti", rileva il Pontefice.

 

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