All'Eurocamera la maggioranza si avvicina con fatica all'accordo di coalizione per blindare le nomine Ue, e in particolari i candidati vice presidenti Raffaele Fitto e Teresa Ribera. All'interno dei gruppi, infatti, permangono le divisioni. Da un lato, nel Ppe, non vogliono sbilanciarsi prima di verificare l'esito dell'audizione di Teresa Ribera al Parlamento spagnolo e a pesare è la posizione, fino a questa mattina ancora contraria, del Partido Popular. Nel gruppo S&D pesano invece le riserve delle delegazioni francese e tedesche.
I contatti tra Manfred Weber, Iratxe Garcia Perez e Valerie Hayer sono continui e nuovi incontri sono previsti nel corso della giornata, quando si riunirà - alle 17 - anche la Conferenza dei presidenti dei gruppi per definire l'agenda della prossima Plenaria. L'accordo, se le trattative si concluderanno positivamente, avrà come perno una dichiarazione comune dei tre gruppi europeisti nel quale si rinnova lo spirito che animerà l'azione della Commissione, sulla base del programma enunciato da Ursula von der Leyen a luglio. Si tratterà di un documento piuttosto generico, di una pagina e mezzo, nel quale il programma di coalizione non sarà enunciato nei dettagli.
Il gruppo socialista all'Eurocamera sarebbe disponibile a dare il suo via libera all'accordo di coalizione con i Liberali e i Popolari. E' quanto sta emergendo dalla riunione in corso, secondo quanto spiegano all'ANSA fonti parlamentari. Tuttavia permangono delle riserve da parte della delegazione francese e tedesca, focalizzati innanzitutto sul rischio di un allargamento della maggioranza alle destre, con l'ingresso di un esponente di Ecr nella Commissione.
Fonti: il Ppe verso una intesa con S&d e Renew, ma gli spagnoli sono contrariIl gruppo del Ppe all'Eurocamera sarebbe vicino ad accettare l'accordo di coalizione con i Socialisti e i Liberali, senza però l'assenso della delegazione spagnola del Partido Popular. Lo spiegano all'ANSA fonti parlamentari.
La delegazione spagnola popolare guidata dall'eurodeputata Dolors Montserrat non ha sciolto le riserve sulla candidata spagnola alla vicepresidenza esecutiva della Commissione Ue, Teresa Ribera, e sta considerando di non votare il supporto alla Commissione intera.
Nunez Feijoo: 'Ribera è una cattiva scelta'La candidatura di Teresa Ribera come commissaria a Bruxelles suppone "una cattiva nomina della Spagna e della Commissione Europea". Lo ha sostenuto il leader del Partito Popolare all'opposizione, Alberto Nunez Feijoo, nei corridoi del Congresso, dove si svolge l'audizione straordinaria richiesta da Ribera sul ruolo degli organismi dello Stato nell'emergenza provocata dalle conseguenze della Dana del 29 ottobre sul Levante spagnolo.
"Ma questa scelta è una responsabilità del presidente" del governo, Pedro Sanchez, "di continuare a insistere su una cattiva candidata", ha aggiunto Feijoo, che in difesa dell'azione del governatore valenziano, Carlos Mazòn, attribuisce la responsabilità dei ritardi dell'intervento per le alluvioni al governo centrale.
L'esponente del Pp, che nei giorni scorsi si è detto disposto a portare il veto a Ribera "alle ultime conseguenze", ha nuovamente insistito sul fatto che la vicepremier "è la principale incaricata della Confederazione idrografica del Jucar" e, in quanto tale, deve rispondere delle sue "responsabilità".
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