(di Stefano Intreccialagli)
(ANSA) - FIUGGI, 24 NOV - L'Italia è pronta a concludere a
Fiuggi e Anagni il suo anno di presidenza del G7, rinnovando
l'impegno del Gruppo a risolvere le crisi in Medio Oriente e
Ucraina, guardando alla regione indopacifica sempre più tesa per
le politiche della Corea del Nord e per lo scontro tra Cina e
Taiwan, e ponendo l'accento sulla necessità di rilanciare il
partenariato con l'Africa.
La due giorni del 25-26 novembre a Fiuggi - in concomitanza
con i Med Dialogues di Roma - metterà a frutto il lavoro di un
anno particolarmente complesso nel panorama internazionale, con
l'invasione russa dell'Ucraina che ormai ha superato i mille
giorni e il conflitto a Gaza e in Libano che non trova ancora
uno sbocco per una soluzione diplomatica.
Su iniziativa italiana verrà affrontato anche il tema delle
decisioni della Corte Penale Internazionale, e dei possibili
effetti sulla attuale crisi in Libano e a Gaza. I mandati di
arresto emessi contro il premier israeliano Netanyahu e i capi
di Hamas hanno infatti suscitato il dibattito politico anche
all'interno del governo, la cui linea - ribadita dal titolare
della Farnesina - è quella di valutare insieme agli alleati
quali passi compiere: "Prudenza, lettura delle carte,
discuteremo cosa fare" , ha detto il vicepremier sottolineando
che "noi sosteniamo la Cpi ma deve agire puntando sul diritto e
non sulla politica". E "ho qualche dubbio sull'utilità" della
scelta della corte, "in questo momento in cui invece bisogna
arrivare alla pace".
Le discussioni proseguiranno quindi a Fiuggi, presso il
Palazzo dei Congressi, con una sessione di dialogo allargata ai
ministri di Arabia Saudita, Egitto, Giordania, Emirati e Qatar,
oltre al segretario generale della Lega Araba. "Solo insieme
possiamo trovare soluzioni concrete che possano portare pace e
stabilità nella regione", ha sottolineato Tajani. A conclusione
della prima giornata dei lavori e in occasione della giornata
internazionale per l'eliminazione della violenza contro le
donne, i ministri G7 parteciperanno alla cerimonia di
inaugurazione di una panchina rossa, a sottolineare l'attenzione
che la presidenza italiana vuole dedicare al tema.
Martedì, la seconda giornata dei lavori si aprirà con una
discussione sull'Ucraina e vedrà la presenza del ministro degli
Esteri ucraino Andrij Sybiha. Nella sessione verranno discusse
le modalità di sostegno a Kiev, alla luce dei segnali
preoccupanti di escalation russa con massicci raid sulle città
ucraine, la revisione della dottrina nucleare adottata dal
presidente Putin e il coinvolgimento nella guerra delle forze
nordcoreane. Lo sguardo sarà rivolto anche alle iniziative per
la futura ricostruzione, della quale l'Italia sarà in prima
linea con l'Ukraine Recovery Conference ospitata a Roma a luglio
2025. Il prossimo anno sarà chiave per comprendere meglio gli
scenari negoziali futuri e le prospettive per arrivare ad una
pace giusta: dal G7, si ribadirà che ogni soluzione dovrà vedere
coinvolta l'Ucraina e l'Europa, mentre si guarderà con
attenzione alla nuova politica americana targata Donald Trump
che si insedierà a gennaio prossimo.
I lavori proseguiranno quindi con un focus
sull'Indo-pacifico, area strategica per la sicurezza e gli
scambi globali, con la presenza dei ministri degli Esteri di
Corea del Sud, India, Indonesia e Filippine. Spazio sarà infine
dedicato alle questioni regionali, con particolare attenzione al
partenariato con l'Africa - anche nell'ottica del Piano Mattei
-, Venezuela e Haiti, prima di un simbolico passaggio di
testimone col Canada, che guiderà il Gruppo nel 2025. (ANSA).
Medio Oriente e Ucraina al centro del G7 Esteri a Fiuggi
Alla due giorni il ministro di Kiev. Sul tavolo anche la Cpi