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Caso Al-Fayed s'allarga, fino a 111 vittime potenziali di abusi

Secondo denunce fatte a polizia. Indagini su 5 presunti complici

Redazione Ansa

(ANSA) - LONDRA, 28 NOV - Si allargano ancora le ombre sul caso di Mohamed Al-Fayed, magnate egiziano trapiantato nel Regno Unito, notissimo per decenni sulle scene pubbliche britanniche e internazionali, la cui figura è finita al centro di un vasto scandalo postumo riguardante accuse di violenze e abusi sessuali seriali. Scandalo alimentato dalle denunce recenti di oltre 400 fra presunte vittime e testimoni che la polizia stima ora possa riguardare in totale fino a 111 prede degli abusi attribuiti al tycoon morto 94enne l'anno scorso.
    Gli investigatori hanno fatto sapere ieri sera di aver raccolto negli ultimi mesi, sulla scia dell'inchiesta giornalistica post mortem condotta dalla Bbc rispetto alle malefatte imputate al magnate, 90 nuove denunce di donne - giovani o giovanissime all'epoca dei fatti - su molestie o stupri subiti nei decenni passati; denunce alle quali vanno quelle 'storiche' di altre 21 persone, che si erano fatte avanti con le forze dell'ordine già a partire dal 2005, quando Al -Fayed era ancora vivo, ma le cui accuse non erano allora approdate a nulla.
    La vicenda, che coinvolge pure la memoria di uno dei fratelli del miliardario scomparso, il defunto Salah Al-Fayed, riguarda in particolare ex dipendenti dei grandi magazzini londinesi del lusso di Harrods, gioiello della corona dell'impero d'affari di Mohamed fino al 2010. Ed è già sfociata in un'azione legale collettiva di risarcimento nei confronti del fondo del Qatar attuale titolare di Harrods. Oltre che in una riapertura di vecchi fascicoli da parte della polizia, che a quanto si è appreso nelle ultime ore sta anche indagando su 5 persone tuttora in vita, individuate come potenziali complici di Al-Fayed nell'ambito di un sorta di sistema di reclutamento aziendale 'coperto' di dipendenti-prede, alcune nemmeno maggiorenni, messe a disposizione a suo tempo del patron-predatore. Sistema applicato del resto all'apparenza anche all'interno di altre ex società o proprietà del miliardario (padre di Dodi, ultimo fidanzato della principessa Diana, morto con lei nel tragico incidente del tunnel dell'Alma del 1997): dall'hotel Ritz di Parigi alla sezione femminile del club di calcio londinese del Fulham. (ANSA).
   

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