(ANSA) - TEL AVIV, 03 DIC - Hanno provocato reazioni e accese
polemiche in Israele le dichiarazioni di sabato scorso a
Democracy tv dell'ex ministro della Difesa ed ex capo di stato
maggiore Moshe Yaalon, secondo cui il Paese ha portato avanti
una "pulizia etnica" nel nord della Striscia di Gaza,
respingendo inoltre la definizione dell'l'Idf come "esercito più
morale del mondo" a causa "dell'interferenza dei politici, che
stanno corrompendo l'esercito".
Yaalon, intervistato da Channel 12 due giorni fa, ha detto
che non si scuserà per i suoi commenti e anzi ha rincarato: "La
mia valutazione di pulizia etnica è accurata, dato che i
ministri del governo parlano di come la Striscia sarà ripulita
dagli arabi".
Il Likud è insorto contro l'ex generale accusandolo di aver
perso da tempo la bussola, e affermando che le sue parole sono
"un regalo alla Corte penale internazionale dell'Aja e agli
anti-israeliani". Il leader del partito di centro Unità
nazionale Benny Gantz, ha dichiarato che "non c'è pulizia etnica
e che l'Idf sta combattendo contro i terroristi a Gaza e
continuerà a farlo". L'Idf da canto suo ha risposto a Yaalon che
"l'esercito agisce in conformità con il diritto internazionale,
e sposta la popolazione temporaneamente e per necessità
operativa, al fine di proteggerla. Rifiutiamo le gravi accuse di
pulizia etnica nella Striscia di Gaza, che danneggiano l'Idf e i
suoi soldati".
Quando Channel 12 ha chiesto a Yaalon se si rendesse conto
che l'uso dell'espressione "pulizia etnica" porterà le persone
ad associare l'Idf a "ciò che accadde in Germania negli anni
'30", l'ex capo di stato maggiore ha ribattuto: "Non accuso
l'Idf di pulizia etnica, ma i politici, in particolare quelli
all'estrema destra della coalizione".
In un'intervista a Ynet, il leader del partito arabo
israleliano Raam, Mansour Abbas, ha detto che "non si può
ignorare la questione. Le immagini, la distruzione e decine di
migliaia di morti richiedono una soluzione politica". (ANSA).
L'ex ministro della Difesa di Israele, 'pulizia etnica a Gaza'
Yaalon: 'Colpa dei ministri di ultradestra'. Bufera di polemiche